Volontariato

Socialradio.it, al via le trasmissioni

In streaming il lancio della radio che apre il microfono al non profit

di Redazione

Iniziano oggi alle 11.30 le trasmissioni di socialradio.it, la nuova iniziativa di internet-radio che dà voce alle associazioni del terzo settore. Ospite della tasmissione di lancio, il “nostro” Franco Bomprezzi.

Segui la diretta su www.socialradio.it

 

Cos’è socialradio.it?

Non ha (ancora) un fatturato, ma ha un microfono aperto. E questo, nel campo dell’economia di condivisione, vale più di un businessplan. «Perché con un microfono, e con tutte le opportunità che offre il web, tra streaming e podcasting, il mondo del terzo settore ha uno strumento in più, immediato, facile, accessibile a tutti e dappertutto, per parlarsi. Finalmente».

In realtà, quando Flavio Vezzosi, 52 anni, dice “microfono” per presentare socialradio.it, «la prima radio italiana che dà voce alle associazioni del terzo settore» e che inizia le sue trasmissioni martedì 27 marzo, pecca di modestia. Socialradio.it nasce da una lunga esperienza di Vezzosi e del suo staff di lavoro nel campo della comunicazione, e della musica.

La “radio del terzo settore” è infatti un’esperienza che nasce su basi solide, la passione di Vezzosi per la radiofonia, innanzitutto («ho cominciato a 10 anni, come radioamatore»), la sua professionalità acquisita nella comunicazione – non vedente, è critico musicale, e lavora da anni per le pubblicazioni dell’Unione italiana ciechi – ma soprattutto ha a disposizione i 5 studi di registrazione più regia dell’associazione Euphone Pro Music, gli studios di produzione discografica che ha aperto nel 2003 a Perugia: «uno degli studi più grandi e attrezzati del centro Italia», dice. Con tutto questo ben di dio già avviato, perché fare una web radio? «Perché, laavorandoci da anni, è evidente la difficoltà del sociale a comunicare quello che fa, sia al suo inteerno che all’esterno.

Socialradio.it dà la possibilità a ogni associazione di produrre, con un supporto tecnico minimo che forniamo noi, la propria trasmissione, avere uno spazio in palinsesto attraverso il quale comunicare con i propri soci, sostenitori, o con chiunque sia interessato alle sue attività. E di poter sfruttare le potenzialità del podcast. Noi mettiamo a disposizione know-how e tecnologia, alle associazioni diciamo: sfruttateci». Al via, 3 ore di palinsesto giornaliero in diretta, dalle 15 alle 18, e poi repliche la sera e la mattina. Tre giornalisti in redazione e una “redazione diffusa” fatta di collaboratori sparsi in tutta Italia. E un microfono, ovviamente.


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