Welfare

Il Forum lancia il “fondo paritetico per la conciliazione”

Adesione volontaria, permetterebbe di avere prestazioni di sostegno al reddito in caso di part time o congedi famigliari

di Redazione

Un fondo paritetico – costituito dai contributi volontari dei lavoratori, da quello dei datori di lavori eda sgravi fiscali – destinato a sostenere strumenti di flessibilità ulteriori rispetto a quelli già previsti dalla legge in materia di conciliazione. Lo ha proposto questa mattina alla Camera il Forum delle Associazioni famigliari, che ha presentato il documento sulla conciliazione tra famiglia e lavoro, un tema che si inserisce nel percorso della riforma del mercato del lavoro che sta entrando nelle fasi conclusive.

Accanto al fondo paritetico si richiede con forza il potenziamento del part time che mentre negli altri Paesi europei ha pieno diritto di cittadinanza all’interno delle dinamiche lavorative, in Italia risulta a malapena tollerato dalle aziende ed utilizzato da molti meno lavoratori.

Sulla conciliazione molte aziende, italiane e multinazionali, grandi e piccole, attuano buone prassi, incentivate anche dai progetti finanziati in base all’art.9 della L. 53/00. Tuttavia è necessario sottolineare come le buone prassi non siano riuscite finora a fare sistema, non siano cioè riuscite a produrre una cultura della conciliazione famiglia-lavoro, una cultura mainstreaming che permetta alle famiglie di compiere realmente in libertà le proprie scelte lavorative e procreative. Occore quindi riconoscere la famiglia come soggetto sociale e come portatore di interessi accanto a tutti gli altri portatori di interessi, nell’ambito della Responsabilità Sociale d’Impresa: «una strada tutta ancora da esplorare ma promettente».

Creare un Fondo paritetico per la conciliazione farebbe della conciliazione un diritto appartenente al sistema del diritto del lavoro e un “sacrificio ragionevole” tra le esigenze del lavoratore e del datore di lavoro. Il Fondo permetterebbe, secondo modelli collaudati in altri paesi europei, tra cui il “Levensloopregeling” olandese, prestazioni di sostegno al reddito nel caso di (i) richiesta di periodi aspettative/congedi per ragioni familiari ulteriori rispetto a quelli stabiliti già dalla legge e dal contratto collettivo o (ii) ricorso al lavoro part time in alcune fasi della vita professionale.

Tale fondo (volontario) andrà dunque a compensare la scelta di spendere minor tempo al lavoro, o la scelta di effettuare un part-time. Buone prassi di questo tipo sono state avviate in Olanda e Francia, con modalità differenti: in Olanda va a coprire i minori introiti dovuti al part-time, in Francia il “conto di risparmio individuale” può confluire nel fondo pensione.

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