Politica

Il Governo taglia tutto, niente ferie per i meno abbienti

Il comunicato di protesta del CTA

di Redazione

IL CTA (Centro Turistico Acli), aderente alla Fitus, (Federazione Italiana Turismo Sociale), che riunisce numerose associazioni (per oltre 8 milioni di persone) con l’obiettivo di confermare e caldeggiare il ruolo del turismo sociale,  protesta contro la decisione del Ministro del Turismo  di chiudere il finanziamento per i Buoni Vacanze  2012, sostenendo si tratti dell’unico esempio di intervento statale nel settore turismo che non ha comportato la creazione di infrastrutture (agenzie, unità di missione, siti) ed è direttamente finalizzato a far crescere la domanda interna.

Dopo un lungo e difficile iter normativo, l’obiettivo di introdurre in Italia il buono vacanza, come strumento economico a sostegno delle famiglie più disagiate, era, per noi, un grande traguardo di civiltà, in quanto strumento, per le fasce più deboli, di un sostegno sociale valido e trasparente ed  esempio di semplificazione delle procedure di assistenza alle famiglie per l’accesso alla vacanza, alle cure termali ed alla cultura.

Si trattava, infatti, di un  sistema  veloce per via dell’ assegnazione in autocertificazione, che riduceva  i costi di intermediazione e garantiva l’effettivo utilizzo secondo le finalità, senza alcuna spesa per il cittadino ed alcun onere per la pubblica amministrazione, in quanto la gestione era a carico degli operatori che si avvalevano dei vantaggi dell’incremento della domanda nei periodi di bassa stagione.

Pino Vitale,  Presidente Nazionale CTA, ritiene sia necessario aiutare l’industria turistica con un intervento energico sulla domanda interna, a partire dalle fasce sociali più deboli. In Europa lo strumento dei buoni vacanze ha abbondantemente dimostrato la propria efficacia sia come strumento sociale che come volano di sviluppo, con conseguenti ricadute positive anche sul versante del bilancio dello Stato (in Francia circa un miliardo e mezzo di euro di buoni emessi per una spesa turistica attivata annualmente di 3 miliardi di euro – in Svizzera circa 500 milioni di euro di buoni emessi).

“ Era uno strumento non da togliere, bensì da potenziare -afferma Pino Vitale –grazie ai Buoni vacanza in Italia hanno viaggiato circa 35 mila persone e, precisamente, quasi 25 mila famiglie. Ritengo- conclude il Presidente Nazionale del CTA- che eliminare un tale strumento sia un grande errore!”.

Il Centro Turistico Acli, quindi, chiede al Governo di mantenere l’attuale sistema, per non interrompere un servizio ai cittadini e dare  continuità operativa, in modo da potersi inserire in un sistema europeo dei buoni vacanze.


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