Welfare

Guerini: le risorse per l’inserimento lavorativo non vengano sprecate

Il presidente di Federsolidarietà Confcooperative ha coommentato così l’iter del disegno di legge

di Redazione

«La proposta di legge sull’inserimento lavorativo dei detenuti rischia di essere un provvedimento privo di efficacia. Se non si accompagna a un uso ottimizzato delle risorse, darà come risultato la riduzione del numero di occupati pur impiegando le stesse risorse degli scorsi anni. Con le previsioni oggi in vigore, si é riusciti a collocare al lavoro circa 600 detenuti l’anno. Altri 700 sono stati assunti, ma senza poter fruire del beneficio per mancanza di risorse. Le risorse previste dal disegno di legge per l’inserimento lavorativo dei detenuti possono essere una leva importante, ma devono essere ben indirizzate a stabilizzare un numero di occupati non inferiore a quello degli anni scorsi».
Così Giuseppe Guerini, presidente di Federsolidarietà Confcooperative commenta l’iter del disegno di legge sull’inserimento lavorativo dei detenuti che è al vaglio della Commissione Lavoro della Camera. Federsolidarietà associa il maggior numero di cooperative sociali che si occupano di inserimento lavorativo nelle carceri. Degli oltre 1.300 detenuti che svolgono attività lavorativa, assunti da imprese che operano nel sistema carcerario, circa l’80% lo fa all’interno di cooperative sociali.

Cosa fa VITA?

Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è  grazie a chi decide di sostenerci.