Cultura

Lav in piazza contro i test animali sui cosmetici

Raccolte firma e uova di Pasqua ai banchetti presenti in centinaia di piazze

di Redazione

«Una ricerca priva di dolore, che non coinvolga animali, predittiva e all’avanguardia» È quello che chiede la Lav, Lega antivisezione che per sensibilizzare anche contro l’utilizzo dei test animali nel campo cosmetico torna in piazza nel prossimo weekend del 24-25 marzo.
L’associazione sarà presente in centinaia di piazze italiane per chiedere a Governo e Parlamento, attraverso due distinte raccolte-firme, emendamenti rigorosi al recepimento della Direttiva 2010/63UE sulla vivisezione e lo stop definitivo ai test cosmetici su animali.

La Lav ricorda che ogni anno nei laboratori italiani si mandano a morte circa 900mila animali, che salgono a ben 12 milioni nell’Unione Europea: «morti inaccettabili, rifiutate da un numero crescente di cittadini informati, sensibili ed esigenti tanto sul piano etico che sul piano scientifico» rimarca l’organizzazione.

Entro il 10 novembre, Governo e Parlamento nazionali sono chiamati ad apportare modifiche sostanziali e rigorose alla normativa che consente la sperimentazione in vivo, oggi regolata dal dettato comunitario: se gli emendamenti proposti dalla Lav in fase di recepimento, con particolare riferimento agli esperimenti in deroga (test su cani, gatti, primati, senza anestesia), al divieto d’allevamento di animali “da laboratorio” e  all’implementazione dei metodi alternativi, fossero accettati, le maglie della vivisezione nel nostro Paese sarebbero senz’altro molto, molto più strette.

Dall’altro lato c’è la difesa del bando definitivo e totale ai test cosmetici su animali: previsto a partire dal 2013, rischia di essere posticipato di almeno altri dieci anni, consentendo ancora la commercializzazione in Europa di prodotti cosmetici come shampoo, deodoranti o rossetti che possono essere stati testati su topi, conigli o cavie.

«Pratiche cruente, in conflitto con gli obiettivi di salute, sicurezza ed efficacia che la ricerca dovrebbe sempre garantire e che i cittadini devono esigere – afferma la biologa Michela Kuan, responsabile Lav settore Vivisezione – Ma che possono essere stroncate da un orientamento responsabile e partecipato dei consumatori: firmare le due petizioni della Lav ci aiuterà a salvare e migliorare la vita di milioni di animali, a raggiungere il traguardo di una ricerca sostenibile e all’avanguardia fondata sui metodi alternativi. Ogni giorno, inoltre, è possibile preferire ottimi cosmetici aderenti allo standard “stop ai test su animali”, certificati da ICEA per LAV: per scoprire quali sono le aziende di cosmetici che non sacrificano animali si può consultare la Guida al non testato».

Per sostenere la campagna ai banchetti sranno disponibili anche le uova di Pasqua della Lav, realizzate in cioccolato equosolidale.

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