Volontariato

Un nuovo statuto per il Terzo millennio

Venerdì 16 sabato 17 marzo l'assmblea nazionale delle Misericodie d'Italia

di Redazione

Garantire a realtà con secoli di storia la struttura organizzativa e le procedure operative richieste dalle sfide del terzo millennio: è la sfida della nuova “Carta”, la proposta di Statuto della Confederazione nazionale delle Misericordie che sarà portata alla discussione e all’approvazione dell’Assemblea nazionale delle Misericordie d’Italia in programma venerdì 16 e sabato 17 marzo al First Hotel di Calenzano (Firenze). L’assemblea che era stata fissata per il 10 e 11 febbraio scorsi, era stata rinviata alla luce dell’emergenza neve che stava imperversando in quelle ore su molte zone d’Italia.

Con l’appuntamento di Calenzano si conclude il cammino avviato da tempo, ma che ha vissuto nell’ultimo anno e mezzo l’accelerazione decisiva, con i lavori delle due commissioni presiedute dall’avvocato Giovannelli che hanno portato alla stesura di una proposta di Statuto. Il testo è stato recepito nel novembre 2011, con alcune modeste integrazioni, dal Consiglio nazionale e inviato poi per l’approfondimento e la discussione a tutte le oltre 800 Misericordie che fanno parte della Confederazione nazionale.

Anche la Venerabile Arciconfraternita di Misericordia di Firenze, uscita dalla Confederazione 4 anni fa, ha approvato nel novembre scorso il medesimo testo statutario, individuando un percorso di riunificazione con la Confederazione nazionale.

Secondo il presidente nazionale, Roberto Trucchi quello in corso «è un passaggio decisivo per le Misericordie per dotarci di nuove regole di convivenza che ci consentano di ritrovare l’unità e la concordia e avere l’organizzazione necessaria per operare nel terzo millennio, in una società e con delle istituzioni che si sono trasformate. Vogliamo darci un’organizzazione più moderna ed efficiente, senza rinunciare allo spirito con cui da secoli le nostre Confraternite si impegnano al servizio di chi ha bisogno».

I lavori inizieranno alle 16 di venerdì pomeriggio con la relazione del Presidente Trucchi e la presentazione del nuovo Statuto. Poi il via al dibattito, che riprenderà anche sabato mattina. Nel pomeriggio di sabato il voto. La conclusione dei lavori è prevista per le ore 18.

 

Il nuovo Statuto – L’esigenza di rinfrescare il vecchio Statuto Confederale, anche alla luce dei cambiamenti dell’assetto istituzionale e statuale con un pronunciato decentramento di competenze, era avvertita da tempo. Il nuovo Statuto prevede strutture decentrate autonome, regionali e se necessario anche zonali, pur se nell’ambito di una confermata forte unità del movimento e secondo le regole nazionali. Proprio a garanzia dell’unità del movimento viene istituito un ‘Consiglio dei saggi’, destinato a tutelare la fedeltà ai principi ispiratori del movimento. Tra le principali novità quella di organi nazionali più snelli: il Consiglio nazionale passa da 31 a 21 componenti, il Consiglio di presidenza da 9 a 7 componenti. La durata delle cariche viene limitata a 2 soli mandati (tranne il Consiglio dei saggi). La quota sociale è obbligatoria per tutte le associazioni iscritte alla Confederazione nazionale, sulla base di una quota fissa e una variabile in relazione al bilancio e al numero di confratelli che compone ogni Misericordia.

Le Misericordie – Sono la più antica forma di volontariato sorta nel mondo, nate nel 1244 a Firenze, “per onorare Dio con opere di Misericordia verso il prossimo”. Oggi le Misericordie e sezioni di Misericordia sono oltre 800, diffuse su tutto il territorio nazionale ma con presenze più forti al centro e al sud, e raccolgono circa 800 mila confratelli. Di questi circa 150mila sono impegnati attivamente in servizi di volontariato assicurati grazie anche a 3.500 ambulanze e oltre 1.000 mezzi speciali. Molteplici i campi in cui operano, dai servizi di emergenza medica alla donazione di sangue ed organi, ai servizi sociali per disabili, anziani e portatori di handicap. Le Misericordie sono attive anche sul fronte della protezione civile con gruppi attrezzati e specializzati pronti ad intervenire nell’arco di sei ore. Negli ultimi anni le Misericordie hanno allargato i propri interventi anche a livello internazionale: dall’Albania al Kossovo, dalla Bielorussia al Ciad, dal sud-est asiatico martoriato dallo tsunami, fino ad Haiti e al Cile colpiti dal terremoto. Le Confraternite sono riunite in una Confederazione Nazionale, che da voce all’intero movimento e offre alle singole Misericordie un’ampia gamma di servizi e consulenze.


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