Welfare

La nuova generazione di imprenditori agricoli senegalesi

Concluso il corso per operatore sostenuto da Fondazioni4Africa

di Redazione

“Vogliamo restituire ai nostri connazionali in Italia, ma specialmente in Senegal, tutto ciò che abbiamo imparato,  creando nuove imprese per la trasformazione dei prodotti agricoli”  lo dicono a chiare lettere e lo ribadiscono con forza e convinzione  Osseynou Mbengue e Ngonè Chiaio, due dei partecipanti al corso per operatore agroalimentare realizzato da Fondazioni4Africa e Provincia di Parma, insieme al Centro Universitario Cooperazione Internazionale dell’Università di Parma, ECIPAR, Form.Art e la Comunità Senegalese della provincia di Parma,

“Grazie a questa iniziativa  adesso ci sentiamo ancora più valorizzati – afferma Osseynou Mbengue, che è anche il presidente dell’associazione senegalesi di Parma –  Abbiamo tante aspettative e siamo desiderosi di impiegare subito  le nuove conoscenze e abilità acquisite sia a livello locale nel lavoro di tutti i giorni,sia a livello di cooperazione mettendoci al servizio diretto dei  nostri fratelli in Senegal, magari creando nuove aziende e introducendo il know-how appreso.”

Ngonè Chiaio, unica donna ad aver frequentato il corso, maestra in una scuola elementare in Senegal e  in Italia dal 2001, con un passato lavorativo nel settore della ristorazione e adesso in servizio presso un centro diurno per anziani a Parma, racconta di aver deciso di frequentare il corso di formazione, perché ama studiare, imparare cose nuove che possono essere utili nella vita quotidiana, ma soprattutto nel futuro. Il suo desiderio, infatti, è di costituire un’impresa in Senegal, magari in “rosa” formando altre donne, dedita alla trasformazione della frutta e introducendo  un prodotto “nuovo” per il suo paese, una bevanda per i bambini, da noi , invece, molto conosciuta e consumata, i succhi di frutta, utilizzando un packaging più pratico e moderno e seguendo tutte le regole di igiene e sicurezza alimentare riconosciute internazionalmente e apprese durante il corso. “Con questo corso ho acquisito nuove competenze certificate che vorrei mettere in pratica. ” –  dichiara Ngoné Chiaio – “La voglia di imparare e mettermi alla prova, sono state motivazioni talmente forti da non farmi sentire il sacrificio di frequentare il corso in orari serali e nel week-end.”

Ngonè e Osseynou fanno parte degli 8 lavoratori senegalesi che nei giorni scorsi hanno conseguito il diploma di operatore agroalimentare.  Il percorso formativo, prima esperienza a livello nazionale di qualificazione professionale per operatore  agroalimentare,  sostenuto da Provincia di Parma e Fondazioni4Africa per un importo complessivo di 55 mila euro, ha perseguito  l’obiettivo di supportare e strutturare le conoscenze delle  comunità migranti acquisite in molti anni di presenza lavorativa sul territorio della provincia di Parma, implementando nuove capacità e  valorizzando così il ruolo del migrante in un’ottica di crescita personale e socio-economica del territorio  e della comunità.

Il corso, frequentato da cittadini senegalesi operanti presso alcune aziende del territorio parmense  attive nel settore agroindustriale (dedite alla conservazione e trasformazione di prodotti agricoli), ha previsto 240 ore serali con frequenza anche nel fine settimana, suddivise tra 150 ore di aula teorico-pratica e 90 ore di laboratorio, coinvolgendo complessivamente 21 imprese parmensi con il supporto di 10 docenti, fra cui 7 docenti universitari del CUCI e 3 interni a Form.Art.

 

L’esame di verifica finale, strutturato secondo i dettami del sistema regionale di formazione e certificazione delle competenza (SRFC) in relazione agli standard professionali presenti nel repertorio del Sistema regionale delle Qualifiche, è stato brillantemente superato da tutti e 8 gli allievi che da oggi dispongono di  un titolo qualificato spendibile in Italia, in Senegal e in Europa.

 

Ngonè e Osseynou, portavoci  e testimoni di questa esperienza, costituiscono un esempio virtuoso dell’impatto  sullo sviluppo di un paese e di una comunità ad opera di un progetto di cooperazione internazionale come Fondazioni4Africa,  non solo in termini di rimesse dei migranti, ma come trasferimento di competenze dall’Italia al Senegal attraverso gli stessi migranti, protagonisti attivi di un’azione di restituzione che dà un senso compiuto alle attività di co-sviluppo.

Partecipa alla due giorni per i 30 anni di VITA

Cara lettrice, caro lettore: il 25 e 26 ottobre alla Fabbrica del Vapore di Milano, VITA festeggerà i suoi primi 30 anni con il titolo “E noi come vivremo?”. Un evento aperto a tutti, non per celebrare l’anniversario, ma per tracciare insieme a voi e ai tanti amici che parteciperanno nuovi futuri possibili.