Economia

Il bilancio di TED 2012

Per quattro giorni cinquanta relatori si sono alternati davanti ad una platea di 1500 persone

di Ottavia Spaggiari

Sono davvero idee che valgono la pena essere diffuse quelle presentate in questi giorni sotto i riflettori del Perfoming Arts Center di Long Beach in California, nell’ambito del TED 2012, la maratona di lectio magistralis sull’innovazione, che rappresenta anche il più importante evento di public speaking al mondo.

Per quattro giorni cinquanta relatori si sono alternati davanti ad una platea di 1500 persone, presentando i propri progetti e le proprie esperienze, sul palco di quella che più che una conferenza ha tutto l’aspetto di una pièce teatrale, perché la missione del TED è proprio quella di diffondere le idee che valgono al maggior numero di persone possibile e l’efficacia comunicativa dei relatori ha un ruolo decisivo. E’ per questo che oltre ad essere artisti, scienziati e attivisti di fama mondiale gli speaker del TED sanno intrattenere la platea come nessun altro.

Tra i momenti più significativi dell’edizione 2012, vi sono sicuramente l’ intervento del giornalista e opinionista americano John Hockenberry e  quello dell’avvocato Bryan Stevenson, promotore dell’Equal Justice Initiative.

Portando sul palco la propria esperienza di disabile motorio, Hockenberry ha parlato del ruolo centrale giocato dal design nella sua vita, raccontando vari aneddoti personali tra cui l’ idea di aggiungere delle luci colorate alla sua sedia a rotelle. Secondo Hockenberry quella piccola modifica di design aveva contribuito a dissipare l’imbarazzo della persone davanti alla sua carrozzina, cambiandogli la vita.

L’intervento di Stevenson sulla necessità di creare una riforma della giustizia e di eliminare la pena di morte negli Stati Uniti, ha invece sollevato l’ovazione più grande nella storia del TED. Stevenson, la cui associazione fornisce assistenza legale a imputati indigenti e denuncia le discriminazioni nel sistema giudiziario statunitense, ha ricordato i dati impressionanti sull’incarcerazione dei cittadini afroamericani, che si aggira intorno al 60%.

Nato nel 1984, come un’occasione di incontro e confronto tra i protagonisti in campo tecnologico, dell’intrattenimento e del design, il TED (Technology, Entertainment and Design, appunto), è cresciuto nel corso degli anni ed ha incluso tra i campi di interesse la scienza, l’arte, l’economia e, soprattutto, le problematiche globali. L’aspetto sociale ha acquisito un ruolo determinante nelle edizioni degli ultimi anni e Il filo rosso che ha attraversato gli interventi dell’edizione 2012 è proprio quello dell’innovazione volta allo sviluppo di progetti che contribuiscano a risolvere alcuni delle più pressanti tematiche globali.

 

Per guardare gli interventi http://www.ted.com/

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