Famiglia

Le promesse mancate di Madonna

Doveva costruire una scuola un anno fa, ora ne annuncia altre. Ma nessuno le crede

di Gabriella Meroni

Imbarazzo per Madonna. La star ha adottato due bambini in Malawi, e da sempre si è detta pronta a contribuire allo sviluppo del paese africano. Ma ora è stata attaccata dal governo malawiano per aver annunciato alla stampa l’intenzione di costruire 10 scuole, senza tuttavia informare il governo né prendere contatti per realizzare nella pratica le sue buone intenzioni.

Secondo Madonna l’accordo è già a buon punto, e sarebbe stato individuato anche il partner locale, la ong BuildOn. Ma il ministro dell’Istruzione del Malawi, John Bisika, ha criticato la cantante: «Non abbiamo nessuna evidenza scritta», ha detto al Guardian, «e nessuna comunicazione verbale. Quello che Madonna sta per fare l’abbiamo letto sui giornali. Non so come lavora lei, ma per me andare sui giornali a dire “sto costruendo delle scuole” senza informare il governo è un modo ben strano di comportarsi».

«Quando ha intenzione di costruire questi edifici?», si è chiesto ancora il ministro. «Come fa a sapere dove effettivamente c’è bisogno di nuove scuole? Dobbiamo coordinarci. E’ come se io andassi in Gran Bretagna a costruire scuole. Madonna deve contattare il governo e capire dove esiste un bisogno reale, in base a una mappatura del territorio. Se questo non accadrà, non ci sarà nessuna scuola. Dobbiamo fare le cose come si deve».

Un precedente progetto di Madonna, che aveva annunciato una donazione di 15 milioni di dollari per edificare istituti scolastici per 400 ragazze alla periferia della capitale Lilongwe, era già sfumato. Dopo quel fallimento, la dirigenza della ong Raising Malawi, da lei fondata, era stata azzerata. Racconta il ministro Bisika: «Ci aveva comunicato l’intenzione di aprire un’accademia femminile. Le abbiamo concesso il terreno e posato la prima pietra. Poi abbiamo sentito che il progetto era stato abbandonato. Siamo rimasti molto delusi dalla vicenda perché non è così che si fa. Dobbiamo ancora capire perché è accaduto tutto questo. Non vorremmo essere vittime di una nuova presa in giro».

Un portavoce di Madonna ha smentito la versione del governo malawiano, mostrando una lettera inviata il 30 gennaio scorso al ministero dell’Istruzione e firmata da Global Philantropy Group, l’organizzazione da cui dipende Raising Malawi. Nella lettera si parlava tra l’altro della restituzione al governo del terreno concesso per la costruzione dell’accademia femminile mai realizzata.

La società civile in malawi non vede di buon occhio Madonna ed è generalmente sospettosa sulle reali motivazioni della solidarietà della star. «Non ci fidiamo di lei», ha dichiarato il reverendo MacDonald Smbereka, coordinatore nazionale della Commissione diritti umani del Malawi. «Temiamo che le scuole di Madonna possano essere un centro di reclutamento per nuovi adepti della Kabbalah. Siamo preoccupati che i nostri bambini non possano professare liberamente la loro fede in quelle scuole». «Madonna è stata poco trasparente fin dall’inizio», l’opinione di Undule Mwakasungula, direttore della ong che si oppose alle adozioni realizzate dalla popstar nel paese. «Ecco perché non possiamo fidarci delle sue promesse».


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