Salute
Aborti selettivi, scandalo a Londra
La pratica, illegale, scoperta da giornalisti del Daily Telegraph. Si muove il governo
Scoppia il caso degli aborti selettivi in Gran Bretagna, e il ministro della Salute Andrew Lansley decide di vederci chiaro inviando ispettori nelle cliniche sotto accusa. La denuncia è arrivata da un’inchiesta giornalistica del Daily Telegraph, i cui reporter si sono finti mariti di 9 donne incinte e le hanno accompagnate in altrettante cliniche, chiedendo di abortire il figlio che aspettavano con l’unica motivazione di aver scoperto che era “del sesso sbagliato”. Abortire per questo motivo in Gran Bretagna è illegale, (così come in Italia); per una volta quindi sia il fronte pro life che il fronte pro choice sono stati compatti nel condannare questa pratica.
In tre casi i medici si sono detti disponibili a effettuare l’interruzione di gravidanza pur essendo chiaramente consapevoli che l’unico motivo della richiesta era il sessio del nascituro. Secondo il giornale, i medici hanno ammesso che erano pronti a falsificare documenti per disporre gli aborti clandestini.
Immediata la reazione del ministro della salute Lansley, che si è detto “estremamente preoccupato” delle accuse, aggiungendo che “la selezione del sesso del nascituro è illegale e moralmente sbagliata”. Il ministro invierà quindi “con urgenza” degli ispettori nelle strutture indicate dal Telegraph.
Vuoi accedere all'archivio di VITA?
Con un abbonamento annuale potrai sfogliare più di 50 numeri del nostro magazine, da gennaio 2020 ad oggi: ogni numero una storia sempre attuale. Oltre a tutti i contenuti extra come le newsletter tematiche, i podcast, le infografiche e gli approfondimenti.