Cultura

Non dimenticare Rossella

L'appello della Cucciari da Sanremo rilancia l'attenzione per la cooperante rapita

di Redazione

Internet ha subito raccolto l’appello di Geppi Cucciari, nel corso dell’ultima serata del Festival di Sanremo, per tenere alta l’attenzione sul caso di Rossella Urru, la 29enne cooperante di origine sarda che da oltre 100 giorni è nelle mani di un gruppo terroristico in Algeria, dissidente di Al Qaeda, che ha rivendicato il sequestro ed il cui nome è Jamat Tawhid Wal Jihad Fi Garbi Afriqqiya (“Movimento Monoteista per la Jihad in Africa Occidentale”).

Rossella Urru, rappresentante del CISP nei campi Sahrawi è stata rapita nella notte tra il 22 e il 23 ottobre in Algeria assieme a 2 cooperanti spagnoli, Ainhoa Fernandez de Rincon dell’Associazione amici del popolo Saharoui e Enric Gonyalons, dell’organizzazione Mundobat. Rossella aveva lavorato per il Comune di Ravenna, Servizio di Cooperazione Decentrata, come collaboratrice coordinata e continuativa dal primo settembre 2007 al settembre 2009. Era stato il suo primo impiego, subito dopo la laurea specialistica in Cooperazione Internazionale, Regolazione e Tutela dei Diritti e dei Beni Etno-culturali, presso l’Università di Bologna, Polo di Ravenna.

La sua tesi specialistica, dal titolo “Problemi di un piccolo numero. Luoghi culturali e narrazione identitaria del popolo saharawi”, aveva ottenuto nel 2007 il riconoscimento di miglior tesi di laurea per la sezione scienze socio-polithce e cooperazione internazionale. Rossella ha realizzato quattro missioni ai campi saharaui, coinvolgendo più di una decina di volontari, e 3 missioni in contesti internazionali, oltre a portare avanti tutte le pratiche burocratiche necessarie, quali relazioni e report finanziari e incaricandosi dell’accoglienza di ospiti stranieri in stage o in formazione in Italia.

La prova che Rossella sia ancora viva risale al 12 dicembre scorso, giorno in cui viene mostrato un video a un giornalista dell’Afp da parte di un mediatore che si sta adoperando per la liberazione degli ostaggi. Nel filmato, durata meno di due minuti, sono inquadrati i volti di un uomo e due donne, preceduti dal nome dell’organizzazione terroristica, dissidente di Al Qaeda, che ha rivendicato il sequestro: Jamat Tawhid Wal Jihad Fi Garbi Afriqqiya (“Movimento Monoteista per la Jihad in Africa Occidentale”). Dalle immagini si vede  Rossella Urru vestita con una tunica di colore blu portano un velo giallo. 

Il CISP, Comitato Internazionale per lo Sviluppo dei Popoli, lavora dal 1985 nei campi Sahrawi in stretta collaborazione con le istituzioni e associazioni locali, in particolare con la Mezza Luna Rossa Sahrawi, realizzando progetti di cooperazione internazionale e decentrata in vari settori, quali salute, aiuti alimentari, distribuzione di beni di prima necessità, nutrizione, sanità, educazione, rafforzamento delle capacità logistiche. Questi progetti sono e sono stati finanziati prevalentemente da Echo, dalla Cooperazione Italiana, da agenzie delle Nazioni Unite (Wfp, Unhcr), e da autorità locali italiane, varie associazioni e istituzioni europee, cittadini privati e imprese.

Un sito per Rossella. È quello realizzato dal fratello Fausto www.rossellaurru.it, con testimonianze, foto e poesie. «In molti abbiamo vacillato di impotenza. Ci siamo sentiti infinitamente soli di fronte a tanto assurdo, svuotati da tanta assenza improvvisa. Così ci siamo chiusi in un lungo silenzio. Ma quello che noi credevamo un silenzio si è rivelato essere in realtà un coro di voci giunte da ogni dove. Un coro di solidarietà e di affetto che, dalla notte tra il 22 e il 23 ottobre, diventa sempre più accorato, sempre più grande e sincero. Senza addentrarsi in considerazioni ed analisi di ordine politico o religioso, lasciando quindi che siano gli esperti ad occuparsene in altre sedi più appropriate, questo blog vorrebbe solamente essere il punto di incontro fra tutte queste voci. Raccogliendo e condividendo in un unico spazio libero e aperto a tutti le numerose testimonianze per l’immediata liberazione di Rossella Urru».

 

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