Uno schieramento bipartisan di deputati ha messo in guardia il governo dal non tentare colpi di mano sull’Ici. “Vediamo che la decisione del governo di preparare un emendamento sul pagamento dell’Ici da parte della Chiesa ha riportato in superficie il solito rigurgito anticlericale”, hanno dichiarato in una nota i deputati Maurizio Lupi (Pdl), Ugo Sposetti (Pd), Gianluca Galletti (Uc), Gabriele Toccafondi (Pdl), Paola De Micheli (Pd), Angelo Compagnon (Udc).
“Ora leggeremo con attenzione il testo. Siamo favorevoli a una norma che spazzi via le ambiguita’ e chiarisca i criteri.
E’ giusto che le attivita’ commerciali, come peraltro gia’ previsto, paghino l’Ici. Ma non si cerchi, nascondendosi dietro un principio di equita’, di colpire e tassare tutte quelle realta’ che, ospitate in immobili della Chiesa o no, svolgono un’attivita’ di valore pubblico”, hanno avvertito.
“Non si puo’ colpire, con una logica statalista, chi dal basso lavora per il bene comune. Perche’ far pagare l’imposizione sugli immobili a una mensa per poveri o a chi raccoglie vestiti usati o una scuola parificata? O ancora perche’ chiederla a chi svolge attivita’ culturale o sportiva dilettantistica? E perche’ dovrebbe pagare l’Ici una onlus che cura i malati oncologici o chi si occupa di affidamenti?”, hanno chiesto.
“Si tratta di una negazione del principio di sussidiarieta’ e per evitare questo siamo pronti a discutere con il governo.
Del resto lo stesso principio vale gia’ ora per altri soggetti come i sindacati, per i quali e’ prevista la esenzione”, hanno ricordato.
Nessuno ti regala niente, noi sì
Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.