Welfare

Carcere: i detenuti di Rebibbia scrivono a Ciampi

«Provveda alla costante e perdurante violazione dei diritti umani all'interno degli istituti penitenziari»

di Gabriella Meroni

Un appello al presidente della Repubblica dai detenuti di Rebibbia a rompere il silenzio sul dramma che si vive nelle carceri e’ stato consegnato in questi giorni dal gruppo consiliare di Rifondazione Comunista alla Regione Lazio. Insieme al messaggio, a Carlo Azeglio Ciampi e’ stato fatto arrivare anche il testo inviato al magistrato di sorveglianza di Roma, nel quale si chiede di ”provvedere in merito alla costante e perdurante violazione dei diritti umani all’interno degli istituti penitenziari”. I detenuti, 1600 i firmatari del documento, sono tornati a denunciare, dopo la morte di Germano Maccari, il sovraffollamento record, le inadeguate condizioni igieniche e di vivibilita’, il mancato riconoscimento del diritto all’assistenza sanitaria e gli ostacoli per l’accesso alle misure alternative, ma anche le difficolta’ nei colloqui con le proprie famiglie.


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