Welfare

E’ la V Giornata Nazionale del Braille

Martedì 21 febbraio, in tutta Italia, si terranno manifestazioni per ricordare il metodo di lettura e scrittura Braille che ha spalancato ai ciechi le porte della conoscenza.

di Carmen Morrone

E’ stata presentata  stamane la V Giornata Nazionale del Braille, istituita nel 2007 e considerata dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano una “solennità civile”. La giornata è un appuntamento che contribuisce a dare maggiore valore al sistema inventato da Louis Braille, il genio francese divenuto cieco in seguito ad un incidente nel laboratorio del padre a soli tre anni.

La data è stata scelta perché coincide con la Giornata mondiale della difesa dell’identità linguistica promossa dall’Unesco, l’organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura.

La presentazione di questa mattina è stata l’occasione per denunciare la preoccupazione, la rabbia e l’indignazione dei ciechi e degli ipovedenti italiani che da un po’ di tempo a questa parte vedono crollare, uno dopo l’altro, i diritti conquistati al prezzo di duri sacrifici.

«In particolare i ciechi e gli ipovedenti, come del resto gli altri disabili italiani, sono arrabbiati ed indignati per la campagna mediatica contro i falsi ciechi ed i falsi invalidi che sembra organizzata per combattere i ciechi veri ed i disabili veri», attacca Tommaso Daniele, presidente nazionale dell’Unione italia ciechi e ipovedenti.

Le 4 I che fanno arrabbiare i ciechi

INDENNITA’ DI ACCOMPAGNAMENTO.  L’attenzione è rivolta all’art. 5 della legge 214/2011 c.d. manovra “Salva Italia” che mette in discussione l’indennità di accompagnamento legata alla minorazione, una delle più belle pagine della civiltà giuridica.  
Secondo Tommaso Daniele, assoggettare l’indennità di accompagnamento al reddito getta nella più completa disperazione i ciechi totali che si vedono togliere la loro libertà e autonomia di movimento. «Si tratterebbe in ogni caso di un provvedimento inutile perchè non porta soldi nelle casse dello Stato, impolitico perchè colpisce una platea di oltre 4 milioni di persone, incivile perchè scarica il peso della disabilità sulle famiglie e iniquo perchè approfondisce il solco delle disuguaglianze sociali e colpisce al cuore il concetto di pari opportunità».

ISEE. Il presidente nazionale ricorda anche una recentissima dichiarazione rilasciata dal Sottosegretario Maria Cecilia Guerra al settimanale VITA, che a proposito dell’indennità di accompagnamento dichiara: “Sul versante dell’accesso alle prestazioni io vorrei tranquillizzare perchè sono favorevole a non legare alla riforma dell’Isee l’accesso alle indennità di accompagnamento”, una dichiarazione inequivocabile che testimonia una disponibilità del Sottosegretario a procedere in tal senso. «La dichiarazione del Sottosegretario Guerra accende una luce in più nel cammino della speranza; tuttavia, non bisogna abbassare la guardia perchè potrebbe rappresentare una personale opinione del Sottosegretario non condivisa dalle parti che concorrono alla decisione. Gioverà ricordare – conclude Tommaso Daniele, che il tema dell’ISEE coinvolge il Ministero del Lavoro, dell’Economia, della Salute e la Conferenza delle Regioni».

INTEGRAZIOEN SCOLASTICA. L’Unione protesta anche per lo stato dell’arte dell’integrazione scolastica dei ragazzi ciechi ed ipovedenti ai quali non è garantito il diritto allo studio: mancano, infatti, libri di testo, materiale didattico e ogni ausilio necessario all’autonomia. Per questo l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, in collaborazione con la Biblioteca Italiana “Regina Margherita” di Monza, con la Federazione Nazionale delle Istituzioni pro Ciechi, con l’Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione, con la Sezione Italiana dell’Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità ed il Museo Tattile Statale “Omero” di Ancona ha preparato un progetto mirato all’autonomia dei ragazzi ciechi ed ipovedenti nel quale intende coinvolgere il Ministero della Pubblica Istruzione a titolo assolutamente non oneroso e che verrà presentato alla stampa nel prossimo futuro.

INTEGRAZIONE LAVORATIVA. Infine, l’Unione protesta per i problemi del lavoro dei ciechi e degli ipovedenti. Il lavoro è luce che ritorna, ma per i giovani ciechi di oggi si intravede solo il buio, le vecchie professioni non sono più spendibili, le nuove non decollano per mancanza di formazione professionale da parte delle Regioni che avrebbero dovuto formare le nuove figure previste dal Decreto Salvi del 2000: operatore di banche dati, addetto alle relazioni con il pubblico, operatore di telemarketing. 12 anni di attesa sono davvero troppi.

Nicola Stilla, Presidente del Club Italiano del Braille al metodo di lettura e scrittura inventato da Louis Braille ha concluso la presentazione della V Giornata, con queste parole: «Sfogliare un libro, anche per un cieco, sentire scorrere le lettere sotto le dita, è un’emozione fortissima, molto più forte di qualsiasi altra possibilità di lettura perché il Braille è l’unico sistema di lettura e scrittura diretta che non ha bisogno di mediazioni».


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