Welfare

Aiuto alle famiglie: accordo Caritas Roma – Comune

Siglato oggi protocollo di collaborazione con il Progetto Prestito della Speranza

di Redazione

Un protocollo di collaborazione nell’ambito dei progetti “Prestito della Speranza” ed “Empori della solidarietà” è stato firmato questa mattina tra la Caritas diocesana di Roma e Roma Capitale.

Grazie al protocollo di collaborazione firmato oggi le famiglie che si rivolgono ai Centri di ascolto delle Caritas parrocchiali potranno accedere, nell’ambito del Progetto Prestito della Speranza, a percorsi di ricerca lavoro, riqualificazione professionale e aiuto per il sovraindebitamento.

Firmatari dell’accordo l’assessore alle Attività Produttive e Lavoro, Davide Bordoni, e il direttore della Caritas, monsignor Enrico Feroci. L’intesa è finalizzata a mettere in atto forme di collaborazione volte a sostenere le persone e le famiglie in situazioni di difficoltà socio-economica attraverso progetti di aiuto specifici focalizzati sull’orientamento al lavoro, la formazione di professionalità, l’avvio di tirocini lavorativi e l’educazione all’uso consapevole del denaro.

Il direttore della Caritas romana, monsignor Enrico Feroci, ha sottolineato «l’importanza di un accordo che si prefigge di sviluppare una sinergia tra le attività istituzionali e quelle che la Chiesa cattolica ha attivato per far pronte alla crisi economica, come il Prestito della Speranza, promosso dalla Conferenza Episcopale Italiana, e gli Empori della solidarietà, esperienza nata nella Diocesi di Roma e diffusasi in tutto il territorio nazionale. Contributo prezioso sarà la presenza capillare e di prossimità che arriverà al progetto dalle parrocchie».

Il responsabile del settore Territorio della Caritas, Fabio Vando, ha spiegato che «si tratta di un intervento che cerca di dare risposta a situazioni molto complesse, in cui le cause del disagio sono molteplici». Le iniziative che verranno promosse, ha spiegato Vando, «si prefiggono di far recuperare autonomia alle famiglie. Questo perché, anche forme di aiuto come l’Emporio o il prestito della Speranza, possono trasformarsi in un ulteriore peso».

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