Welfare

Una ricerca boccia il sistema d’asilo italiano

Pubblicato uno studio di Asgi, Cespi e Caritas Italiana

di Redazione

L’Asgi ha pubblicato sul proprio sito la ricerca “Il Diritto alla Protezione” un ampio studio sullo stato del sistema asilo in Italia, finanziata dal Fondo Europeo per i Rifugiati 2008-2013, annualità 2009, azione 2.1.A e realizzato da ASGI (capofila), insieme ad A.I.C.C.R.E  (Associazione Italiana per il Consiglio dei Comuni e Regioni d’Europa), Caritas Italiana, Communitas Onlus, Ce.S.Pi. (Centro Studi politiche internazionali).

La ricerca (in allegato in versione integrale) ha cercato di colmare il gap di studi sul tema del diritto d’asilo asilo che nel nostro paese non ha ancora goduto della dovuta attenzione scientifica e istituzionale.

Il capitolo 13, con le considerazioni finali e le proposte, giudica «fragile e disomogeneo» il sistema che supporta il diritto d’asilo in Italia, «incapace di gestire un numero di domande che anche negli anni di cosiddetta emergenza appare se non contenuto certamente assolutamente gestibile con mezzi e procedure ordinarie». Il sistema di asilo in Italia «appare particolarmente carente sotto il profilo della programmazione» ed è «frammentato in prassi amministrative e di accoglienza diverse da luogo a luogo, troppo condizionate dalla disponibilità finanziaria e dalle capacità organizzative dei singoli contesti».

Tra le proposte a breve termine e urgenti, la necessità di un nuovo modello di verbale delle domande di asilo, delle Linee guida sulle modalità di gestione delle situazioni maggiormente vulnerabili, come le vittime di tortura, l’adozione di un protocollo nazionale per l’accertamento dell’età dei minori.

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