Formazione

Usa e Onu, è scontro su aborto e razzismo

Gli Stati Uniti potrebbero disertare sia la conferenza di Durban sia la Sessione speciale delle Nazioni Unite dedicata all'infanzia

di Gabriella Meroni

Gli Stati Uniti stanno pensando di disertare la speciale sessione dell’Assemblea Generale Onu dedicata all’infanzia, perche’ la bozza di dichiarazione finale sostiene servizi di pianificazione familiare che prevedono anche l’interruzione di gravidanza. Lo hanno reso noto fonti del Dipartimento di Stato, il giorno dopo l’annuncio che il segretario di Stato Colin Powell non andra’ alla conferenza Onu sul razzismo di Durban a causa del linguaggio offensivo verso Israele contenuto nel progetto di dichiarazione. La sessione dell’Assemblea Generale dedicata all’infanzia, che si aprira’ il 19 settembre, e’ prevista come seguito al Summit Mondiale sull’Infanzia del 1990, che adotto’ un programma per la promozione dell’istruzione e la salute di donne e bambini, riassunto in una convenzione adottata da 191 paesi. Stati Uniti e Somalia sono gli unici a non averla ratificata. ”Il documento (della sessione speciale) non dovrebbe sostenere consigli e servizi per l’aborto da parte di adolescenti. La bozza lo fa”- spiega una fonte del Dipartimento di Stato. Un’altra fonte del Dipartimento, aggiunge che gli Stati Uniti ritengono anche inappropriato l’enfasi posta sui dirittti del fanciullo rispetto a quelli dei genitori. Al momento gli Stati Uniti non hanno deciso quale sara’ il livello della loro delegazione, mentre 75 capi di stato e di governo hanno gia’ confermato la loro partecipazione. L’orientamento americano a defilarsi dalla conferenza sull’Infanzia e’ stato gia’ criticato in una lettera indirizzata a Powell da 50 deputati democratici, che accusano la delegazione americana ai colloqui preparatori di ”posizioni irragionevoli e ostruzionistiche”. Tanto piu’ che l’amministrazione Bush ha gia’ a suo attivo una posizione di chiusura nella conferenza Onu sulla lotta alla diffusione delle armi leggere e per il rafforzamento della convenzione contro la proliferazione delle armi biologiche. Intanto, se da parte di molte organizzazione ebraiche americane e’ stata accolta con favore la decisione di Powell di non andare a Durban, numerosi afro americani l’hanno criticata. Soprattutto perche’ Powell e’ l’afro americano arrivato piu’ in alto nell’amministrazione americana e la sua stessa presenza sarebbe stato un messaggio molto forte contro il razzismo. ”Quando (Powell) scende da un aereo in Africa o in Europa, dice molto sull’America come societa’ multirazziale e multiculturale” -ha commentato l’attivista nero per i diritti civili Jesse Jackson, che gia’ si trova a Durban per partecipare alla conferenza. ”Sarebbe stato meglio essere presenti al piu’ alto livello per condannare la risoluzione sul sionismo”- ha commentato Christopher Edley, co direttore dell’Harvard Civil Rights Project ed ex consulente di Bill Clinton. ”Il valore simbolico di venir rappresentati a livello ministeriale dall’esponente di una minoranza -ha aggiunto- e’ una enorme lezione per paesi dove migliaia di persone vengono uccise per motivi razziali”. Il commissario dell’Onu per i Diritti Umani Mary Robinson ha precisato intanto che l’equazione sionismo uguale razzismo e’ stata cancellata dalla bozza del documento. Tuttavia altre espressioni controverse sono sempre presenti nel testo. A quanto riferisce il quotidiano israeliano Ha’aretz, nella bozza si accusa Israele di condurre una politica di ”pulizia etnica” nei Territori, si afferma che l’Olocausto fu uno dei tanti olocausti, fra cui l’azione sionista di distruzione del popolo palestinese. Israele e’ menzionato piu’ volte in ambito negativo in piu’ parti del testo. Nessun altro paese viene menzionato per nome.


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