Non profit

La svolta filantropica del “Bill Gates d’Asia”

Il magnate coreano Ahn Cheol-soo, probabile futuro presidente, ha annunciato la fondazione di una charity ricchissima

di Gabriella Meroni

Si chiama Ahn Cheol-soo e potrebbe diventare una sorta di Bill Gates della Corea del Sud. In comune con il fondatore di Microsoft ha almeno due caratteristiche importanti: è un tycoon del software e intende diventarlo anche in un altro settore: la flantropia. A differenziarlo dal collega americano, due altri aspetti non secondari: le ambizioni politiche (pare che voglia correre alle prossime presidenziali di Seul) e la carriera accademica.

Scopo della nuova charity che Ahn sta per lanciare nel paese è combattere la crescente disuguaglianza sociale ed economica, un tema importante per la Corea. “Continuo a pensare al ruolo, anche politico, che potrei avere nel cambiamento della nostra società”, ha detto il 49enne magnate, che è anche fondatore e proprietario della più grande azienda di software del paese, la AhnLab, oltre che preside della Graduate School of Convergence Science and Technology dell’università di Seul. Anche se non ha chiarito se si candiderà alle elezioni presidenziali di dicembre, i sondaggi mostrano che sarebbe il favorito. La sua popolarità è dovuta anche al fatto di aver sviluppato uno dei primi programmi antivirus per computer e di avedrlo distribuito a milioni di coreani gratuitamente.

Ora il suo sbarco nel mondo della filantropia lo rende ancora più gradito, anche per l’entità dal suo impegno: Ahn donerà  in beneficenza metà della quota azionaria che detiene (ovvero metà del 37%) per un importo di circa 195 milioni di dollari. Questo fa di lui uno dei donatori più generosi in Corea del Sud, dove i magnati d’affari sono spesso accusati di violare la legge pur di indirizzare la propria ricchezza ai figli e di fare grandi donazioni solo per tamponare scandali ed episodi di corruzione.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA