Mondo

Ancora bombardamenti nel Sud Sudan

Le forze armate di Khartoum hanno ripreso a bombare i villaggi al sud, l'ultimo episodio durante la celebrazione di una messa

di Redazione

Sono ripresi in sud Sudan i bombardamenti aerei da parte delle forze armate di Khartoum. La diocesi cattolica di Torit, ha riferito all’agenzia Misna, che un Antonov ha sorvolato ad alta quota i villaggi di Ngaluma, Ikotos e Hiyala (Eastern Equatoria) sganciando numerose bombe. L?incursione è avvenuta domenica mattina, proprio mentre la gente era raccolta nelle chiese per partecipare alla messa.
Sei bombe sono piovute alle 8:45 sul campo profughi di Ngaluma, gestito dall?organizzazione umanitaria ?Catholic Relief Services?. Una ragazzina di tredici anni è rimasta ferita in modo molto grave. Sono trascorsi soltanto pochi minuti e le bombe hanno cominciato a cadere su Ikotos, distruggendo quattro abitazioni. La località ospita diverse ong, fra cui “Norwegian Church Aid” e “Catholic Relief Services”. Intorno alle 9, infine, l?aereo militare ha raggiunto Hiyala, seminando dietro di sé altre quattro bombe. Al momento non si hanno notizie precise circa il bilancio del raid su questi due villaggi.
La Chiesa locale, riferisce ancora Misna, ha condannato con forza il bombardamento, sottolineando il fatto che sia stato pianificato proprio mentre i fedeli erano raccolti in preghiera. ?E? una persecuzione ? ha dichiarato padre Maurice Loguti, coordinatore pastorale della diocesi di Torit ? vogliono negare l?esistenza della cristianità nel sud Sudan?.
I bombardamenti aerei si ripetono con una certa frequenza. A partire dal 22 luglio scorso, per tre giorni consecutivi gli Antonov hanno martellato Magwi, Ikotos, Hiyala, Parajok e Ngaluma, uccidendo cinque persone e ferendone otto. L?insistenza degli attacchi contro obiettivi civili, malgrado le promesse fatte dal regime di Khartoum, hanno provocato la fuga di molta gente, che è andata a ingrossare le file degli sfollati.

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.