Welfare

Tassa sui permessi di soggiorno, nessuno sconto

Nonostante le dichiarazioni di Riccardi e Cancellieri, da lunedì scatta la super-tassa

di Sara De Carli

Oggi è l’ultimo giorno per rinnovare i permessi di soggiorno alle vecchie tariffe. Da lunedì, il 30 gennaio, entrerà in vigore il decreto firmato dal ministro Maroni, con una nuova tassa che va dagli 80 euro se il permesso è annuale, 100 euro se il permesso è biennale o 200 euro se è un permesso per soggiornanti di lungo periodo, la cosiddetta carta di soggiorno.

A inizio gennaio, all’indomani della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto, i ministri Riccardi e Cancellieri avevano annunciato che avrebbero rivisto iò decreto, per “verificare se la sua applicazione possa essere modulata rispetto al reddito del lavoratore straniero e alla composizione del suo nucleo familiare”, suscitatndo l’altolà della Lega.

Alla vigilia dell’entrata in vigore del decreto, non è arrivata nessuna indicazione, nessuna modifica, nessun ripensamento. Stranieriinitalia.it, il primo a lanciare l’allarme, ha documentato come dall’inizio di gennaio ci sia stata una corsa ai patronati, per chiedere aiuto nella compilazione delle domande, anche con largo anticipo rispetto alla scadenza dei documenti, giusto per anticipare l’entrata in vigore della nuova tassa: «Stiamo compilando anche per permessi che scadranno l’estate prossima e registriamo un boom di richieste per la carta di soggiorno», ha raccontato al sito Maurizio Bove, responsabile immigrazione della Cisl di Milano.

Stranieriinitalia.it chiede al Governo di cancellare la nuova tassa: «E se il nuovo governo non ha la voglia, il coraggio o la forza per eliminarla, almeno la riduca drasticamente, subito, prima che entri in vigore quel decreto figlio di una stagione politica anti-immigrati che speriamo finalmente superata».


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