Volontariato

Servizio civile, via libera a 18mila giovani

Sospesi degli effetti della sentenza del 9 gennaio. Riccardi: «Siamo soddisfatti»

di Redazione

«Esprimo grande soddisfazione per la decisione della Corte  di accettare la sospensione della revoca del bando per i volontari del 2012. È una decisione che consente ai giovani di partire per il loro servizio alla comunità nazionale e riporta serenità dopo giorni di comprensibile apprensione. Voglio fare i miei auguri di buon lavoro a tutti i ragazzi e ringrazio gli enti che li accoglieranno per il sostegno dato in queste settimane”. È quanto afferma Andrea Riccardi, ministro per la Cooperazione e integrazione, a commento della notizia sulla pronuncia della Corte d’appello di Milano che ha di fatto sbloccato la partenza per 18 mila giovani che svolgeranno nel 2012 il servizio civile

La richiesta era arrivata da Asgi e Avvocati per niente, le associazioni che avevano seguito e vinto il ricorso al tribunale di Milano a favore del diritto degli immigrati a svolgere il servizio civile che ha portato al blocco degli avvii.

Scrivevano nell’appello «le associazioni ricorrenti ribadiscono l’invito al Governo italiano affinché – prendendo atto che secondo la decisione del Tribunale di Milano una lettura costituzionalmente corretta della norma consente già oggi l’accesso degli stranieri al servizio civile – voglia perciò introdurre, in occasione della emanazione di uno dei provvedimenti in calendario (ad es. il decreto legge sulle semplificazioni che sarà esaminato a breve dal Consiglio dei Ministri) una modifica dell’art. 3 del d.lgs. 77/2002 che, fugando ogni eventuale residuo dubbio, chiarisca definitivamente il diritto degli stranieri regolarmente soggiornanti a concorrere al servizio.

Le associazioni ricorrenti colgono l’occasione per ribadire che i disagi e le ansie vissute in questi giorni dai volontari già selezionati ed in procinto di essere assunti in servizio non possono essere addebitate alle associazioni ricorrenti che avevano proposto la sospensiva del bando già al momento della presentazione del ricorso, in ottobre, quando le selezioni non erano ancora state effettuate, mentre nel corso del procedimento la Presidenza del Consiglio dei Ministri, in qualità di parte convenuta, non ha mai fatto cenno allo stato di avanzamento delle procedure di selezione, confidando esclusivamente nel rigetto del ricorso.


Le associazioni ricorrenti ringraziano in particolare tutti i giovani volontari del Servizio civile nazionale che hanno espresso in questi giorni solidarietà e apprezzamento per l’azione giudiziaria da noi promossa, dimostrando la loro adesione ai valori di uguaglianza, pari opportunità, solidarietà e inclusione sociale, che sono comuni alla nostra azione così come al loro impegno nel Servizio Civile Nazionale».

Via libera quindi alle 18 mila persone che, a causa della sentenza del Tribunale di Milano della scorsa settimana (leggi qui) sul ricorso intentato da un cittadino pachistano che vive in Italia, escluso dalla selezioni perché senza cittadinanza italiana, si sono trovate da un giorno all’altro al palo, senza la possibilità di  iniziare il servizio presso l’ente di riferimento.

In allegato la versione originale dell’appello di Asgi

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