Cultura

Unsc: al più tardi partenze ad aprile

Di Cicco: «Ma si potrebbe risolvere tutto in poche ore»

di Redazione

«Il Ministro Riccardi sta lavorando in queste ore sul caso», ha  dichiarato Raffaele De Cicco, dirigente dell’Ufficio per il coordinamento del Servizio Civile Nazionale, nel corso della puntata odierna della webradio Frequenza Modavi, dedicata alla vicenda che rischia di compromettere la partenza di 18.000 aspiranti volontari del Servizio Civile.  

«Nell’ipotesi più ottimistica», dichiara De Cicco, «il tutto si potrebbe risolvere in giornata. Oppure potrebbe saltare lo scaglione di Febbraio ritardando le partenze di un mese. Nel caso peggiore, si potrebbe arrivare ad Aprile. Ci stiamo attrezzando per tutte e tre le evenienze, ma ottimisticamente, per quanto riguarda i ritardi, si potrebbe trattare di circa una settimana».


«Confidiamo fiduciosamente nell’ottimismo del dott. De Cicco», commenta Irma Casula, presidente nazionale del Movimento delle Associazioni di Volontariato Italiano, «ma ci sembra che il problema più spinoso sollevato dal ricorso si estenda alla questione della cittadinanza e delle seconde generazioni, che è necessario agevolare. Crediamo, pertanto, che la soluzione non possa risiedere in una apertura indiscriminata del servizio civile, che è per definizione connaturato all’idea di cittadinanza. Potremmo immaginare, piuttosto, l’inserimento di quest’ultimo all’interno di un percorso per favorire chi vuole diventare cittadino italiano, in modo da un lato di favorire l’integrazione e, dall’altro, di aprire il servizio civile a chi ancora non è italiano, ma è a tutti gli effetti interessato a diventarlo».

 

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