Welfare

Il naufragio all’Europarlamento

Siim Kallas, commissario europeo ai Trasporti ha tenuto un'audizione all'Europarlamento.

di Carmen Morrone

«La Commissione europea attende i risultati delle indagini in corso sull’incidente della Costa Concordia per valutare le lezioni da trarre». Ha affermato il commissario Siim Kallas, ricordando come «sin dall’inizio» Bruxelles è stata in «stretto contatto con le autorità italiane», ringraziandole per «l’eccellente cooperazione».

NORME DI SICUREZZA. L’Ue «vuole introdurre norme più severe di sicurezza» per le navi passeggeri e su questo è in corso da tempo un «lavoro costante di aggiornamento degli standard», ha detto Siim Kallas. «La sicurezza viene prima di tutto. Le navi passeggeri devono essere sicure e il tutto deve essere disciplinato da una serie di regolamentazioni comunitarie con chiari standard». E in questo campo Bruxelles è «molto attiva», si è difeso Kallas, ricordando di «non aver aspettato l’incidente della Costa Concordia per avviare la revisione delle norme».

DIMENSIONE NAVI DA CROCIERA. «Se le navi sono costruite seguendo le regole di progettazione stabilite dalla Convenzione Solas, adottata dopo il naufragio del Titanic, la questione delle dimensioni delle navi va sicuramente analizzata con riferiemto alla sicurezza. A partire dalla procedure per evacuare le migliaiadi passeggeri».

L’ITALIA NON HA RATIFICATO. L’Italia è tra i Paesi Ue che non hanno ancora ratificato la Convenzione di Atene sulla responsabilità delle compagnie di navigazione e sui rimborsi ai passeggeri in caso di incidenti in mare. «Invitando i diversi stati membri della Ue che ancora non hanno proceduto ad accelerare sulla Ratifica».

LE NORME PER COSTA CONCORDIA. La legislazione europea basata sulla Convenzione di Atene entra in vigore il primo gennaio 2013. Nel caso dell’incidente della Costa Concordia, ha spiegato Kallas, per quanto riguarda responsabilità e rimborsi ci si dovrà basare sulla legislazione italiana in materia.

SCHETTINO. A Kallas è stato chiesto anche un intervento sul comportamento del comandante Francesco Schettino. «La rotta è stata decisa dal capitano, sta a lui valutare, anche in base alle strumentazioni di bordo, quale sia la più sicura e anche su questo si stanno concentrando le indagini che sono condotte in modo molto professionale da parte delle autorità italiane». «Ovvio anche che il capitano debba abbandonare per ultimo la nave, questa è sempre stata la norma da seguire, e anche su questo l’indagine in corso ci dirà di più”, ha aggiunto il commissario.

EQUIPAGGIO. Kallas ha riconosciuto il ruolo svolto dal personale della Costa Concordia nell’evacuazione dei passeggeri «Nella maggior parte dei casi le persone sono state evacuate dall’equipaggio e questa è una valutazione che non deve essere dimenticata». Comunque l’inchiesta valuterà anche questo aspetto, ha concluso il commissario, ricordando «l’importanza della formazione dell’equipaggio».

CURIOSITA’. Il giorno stesso della tragedia del Giglio, venerdì 13 gennaio, poco prima dell’incidente della Costa Concordia, a Bruxelles si era tenuto un incontro di esperti sulla questione della sicurezza delle navi passeggeri, ha rivelato Kallas. «Abbiamo avuto una riunione di lavoro per discutere delle proposte necessarie per la sicurezza dei passeggeri sulle navi e il nostro principale esperto ha detto: «Dobbiamo fare qualcosa prima che succeda qualcosa».


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