Welfare

Italia Nostra: «Saremo parte civile»

Dopo il grave disastro della nave Costa Concordia Italia Nostra ha inviato un appello al Capo dello Stato

di Carmen Morrone

 

L’associazione Italia Nostra, presieduta da Alessandra Mottola Molfino,  «denuncia la seria minaccia ambientale, costituita dal concreto rischio di sversamento in mare di circa 2400 tonnellate di carburante».

L’associazione «manifesta altresì profonda preoccupazione per i danni che il relitto ha già causato all’ecosistema marino e per quelli che con ogni probabilità ulteriormente causerà alle coste ed ai fondali dell’Isola del Giglio. Per tali ragioni Italia Nostra annuncia che si costituirà parte civile nel processo penale a carico dei responsabili della Costa Concordia».

Italia Nostra chiederà inoltre che «tutta l’isola del Giglio venga dichiarata area protetta e che tali tutele vengano rispettate. L’area dove la nave ha urtato è ad oggi l’unico pezzo di riserva integrale che dunque è stata gravemente violate con le conseguenze che tutti conosciamo».

Italia Nostra chiede che vengano al più presto recuperati tutti i rifiuti conseguenti al naufragio.


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