Mondo

Militari meno depressi ma più violenti

Diminuiscono i suicidi tra i soldati ma crescono violenze e abusi. Anche sui minori

di Gabriella Meroni

La buona notizia è questa: il tasso di suicidi tra i militari americani in servizio è diminuito. La cattiva notizia è questa: è cresciuto il tasso di violenza domestica e di reati sessuali (anche su minori) commessi dagli stessi militari. Entrambe le notizie sono contenute nell’annuale rapporto che monitora la <<salute, preparazione e disciplina>> delle truppe, l’Army 2020 Generating Health and Discipline in the Force Report 2012, pubblicato il 18 gennaio dallo stesso esercito americano.

I suicidi tra i soldati Usa (compresi quelli che militano nella Guardia nazionale e i riservisti) sono stati 278 nel 2011, il 9% in meno rispetto al 2010. Si tratta della prima diminuzione da quattro anni a questa parte. La sindrome da stress post-traumatico (post-traumatic stress disorder-PTSD in inglese), uno dei problemi definiti <<epidemici>> tra i militari, affligge circa 470mila soldati.

<<Ci sono luci e ombre in questo rapporto>>, ha dichiarato il generale Peter Chiarelli durante una conferenza stampa al Pentagono. <<Il lavoro da fare è ancora molto, lo sappiamo>>. Il dato più allarmante riguarda i reati sessuali e le violenze domestiche perpetrate da militari: entrambi i reati sono aumentati di oltre il 30%; l’abuso di minori addirittura del 43%.


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