Welfare
Sospeso il servizio civile
Invii bloccati per almeno 45 giorni. Lo rivela il direttore dell'Ufficio nazionale Paolo Molinari
L’ufficialità è arrivata la mattina del 19 gennaio 2012 con una nota sul sito dell’Unsc, Ufficio nazionale servizio civile: “l’avvio al Servizio civile nazionale è sospeso con effetto immediato“. Per quanto tempo? “Almeno un mese e mezzo, in attesa di avere la risposta del nostro ricorso al Tribunale”, ci specifica Paolo Molinari, direttore pro tempore dell’Unsc.
Il motivo dello stop? E’ quello che vita.it ha anticipato lunedì scorso (leggi qui), e che la stessa nota dell’Unsc riporta per esteso: “Con l’ordinanza n. 15243/11RG del 9/1/2012, il Tribunale di Milano -sezione lavoro- ha dichiarato discriminatoria la limitazione prevista dall’art. 3 del ‘Bando per la selezione di 10.481 volontari da impiegare in progetti di servizio civile in Italia e all’estero’ pubblicato il 20/9/2011, nella parte in cui chiede il possesso della cittadinanza italiana quale requisito di ammissione allo svolgimento del Servizio civile nazionale. Con la stessa decisione il giudice ha ordinato alla Presidenza del consiglio dei ministri – Unsc di sospendere le procedure di selezione, di modificare il bando nella parte in cui richiede il requisito della cittadinanza consentendo l’accesso anche agli stranieri soggiornanti regolarmente in Italia e di fissare un nuovo termine per la presentazione delle domande”.
La decisione sembra avere l’effetto di un terremoto. Che si somma alla già grave sofferenza del Servizio civile nazionale, al minimo storico di fondi. Infatti, con la decisione della corte, più di 10mila giovani, già selezionati e pronti a partire (con le relative scelte di vita) si vedono mettere in discussione da un giorno all’altro il loro futuro a breve termine. Allo stesso modo, per centinaia di enti viene meno l’assistenza ai propri utenti. “Si assicura fin da ora che l’Ufficio adotterà tutte le misure ritenute più opportune al fine di limitare i disagi agli enti ed ai giovani derivanti dalla situazione venutasi a determinare con la pronuncia giurisdizionale in argomento”, aggiunge l’Unsc. Cosa significa? “Stiamo studiando forme per rendere meno gravoso lo stop”, illustra Molinari, ” per esempio, al momento dello sblocco faremo partire tutti gli scaglioni rimasti indietro, non solo un mese alla volta come è successo finora”. Ovvero, se la situazione si dovesse risolvere a marzo 2012, inizierebbero il servizio sia i giovani degli enti in graduatoria a febbraio, sia quelli di marzo stesso. “Sarebbe una soluzione per recuperare parte del tempo perso”.
L’Ufficio nazionale tiene a chiarire che la questione è di rilevante importanza per tutti: “Sarà cura di quest’Ufficio comunicare con successivi ‘Avvisi’ l’evolversi della vicenda in relazione agli esiti della richiesta urgente della sospensione degli effetti dell’ordinanza in argomento e dell’appello presentato avverso la suddetta ordinanza”. Un appello che riguarda sia il bando di Scn, sia quelli locali: la sospensione del servizio è in vigore “per tutti i volontari selezionati per i progetti inseriti sia nel bando nazionale di 10.481 volontari, sia nei bandi regionali e delle Province autonome (per un totale di circa 18mila giovani) contestualmente emanati dall’Ufficio per i quali è previsto il medesimo requisito della cittadinanza italiana in conformità con quanto disposto dall’art. 5 della legge 64/2001 e dall’art. 3 del DLgs 77/2002”, chiarisce l’Unsc. “Sono altresì sospese tutte le attività di cui all’avviso del 15 novembre 2011 (vds Procedura lett. c), relative al rilascio del nulla osta da parte dell’Ufficio ed all’invio delle graduatorie da parte degli enti”.
In foto un progetto di Arci Servizio Civile
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