Welfare

Ospedali giudiziari: stop dal 2013

Lo prevede un emendamento in votazione al Senato

di Redazione

Entro il 31 marzo 2013 gli ospedali psichiatrici giudiziari dovranno chiudere. Così prevede un emendamento alla legge sulle carceri in votazione al Senato. Si tratta di una svolta che arriva a oltre 30 anni dalla legge Basaglia che abolì i manicomi.

Il testo dell’emendamento è stato presentato oltre che da Alberto Maritati e Felice Casson, da Ignazio Marino, senatore e presidente della commissione d’inchiesta sul servizio sanitario. Marino ha raccolto in due anni di lavoro filmati e testimonianze.

In Italia sono sei gli ospedali psichiatrici giudiziari e si trovano: a Aversa, Barcellona Pozzo di  Gotto, Castiglione delle Stiviere, Montelupo fiorentino, Reggio Emilia, Napoli-Secondigliano.

A seguito della chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari, i 1.500 internati saranno trasferiti in strutture regionali dotate di adeguati sistemi di sicurezza e sorveglianza.  Per questo intervento sono stati stanziati 7 milioni di euro per il 2012 e 4 milioni di euro per il 2013.

La chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari è da tempo auspicata da diverse associazioni.

Cittadinanzattiva toscana  che ha sul suo territorio un ospedale, quello di Montelupo Fiorentino, in una recente nota sottolinea che «all’interno di queste strutture squallide e fatiscenti, persone che pure sono state dichiarate non incolpabili, invece di essere prese in cura ed essere condotte per mano in un percorso di riabilitazione, di fatto, sono “punite” come e più che se fossero state destinate al carcere. Infatti, all’internamento (già, di per sé, disumano) in condizioni materiali e relazionali disumane, deve essere aggiunta la mancanza di prospettive certe, che assimila lo stato di questi infelici ad un potenziale ergastolo».

Il Comitato StopOPG  nato sull’iniziativa di una serie di realtà di cui è capofila il Forum salute mentale e che  ha promosso un appello  per la chiusura degli ospedali psichiatrico giudiziari, non abbassa la guardia: «L’emendamento prevede impegni per ogni regione, per la creazione di nuove strutture residenziali psichiatriche in cui trasferire gli internati. E’ indispensabile precisare di cosa si tratta, per evitare di aprire, al posto degli attuali OPG, dei nuovi Ospedali Psichiatrici. Abbiamo preoccupazione che le strutture residenziali previste, od agglomerati di queste nello stesso sito, possano riprodurre situazioni simili ai vecchi ospedali psichiatrici. Per questo stopOPG continua la mobilitazione, verso il Governo e verso Regioni, ASL e Comuni: responsabili di organizzare la presa in carico delle persone internate, per curarle e assisterle nel territorio di residenza, come prevedono le norme e indicano le ripetute sentenze della Corte Costituzionale. Sapendo che serve investire nei servizi socio sanitari nel territorio, a partire dai Dipartimenti di Salute Mentale. Infine, è importante non dimenticare l’impegno già assunto dal Senato per avviare anche un percorso di modifiche legislative, per superare l’istituto giuridico dell’OPG».

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