Formazione

La Barclays apre le “sue” scuole. E’ polemica

Sono le conseguenze della totale liberalizzazione voluta da Cameron

di Gabriella Meroni

Il gruppo bancario inglese Barclays si butta sulla scuola. Il vertice dell’istituto ha infatti annunciato che offrirà un generoso sostegno finanziario a chi fonderà nuove scuole private in Gran Bretagna, oltre a offrire possibilità di inserimento lavorativo agli studenti delle scuole superiori, offrendo loro 3000 stage. Inoltre invsetirà 15 milioni di sterline per realizzare corsi di gestione finanziaria.

Il sindacato inglese degli insegnanti, il National Union of Teachers, se l’è presa con il governo, che non ha ostacolato il piano di Barclays, accusandolo si svendere le scuole al mercato. Il “mercato” delle scuole private in Gran Bretagna è in piena espansione: a settembre 2011 hanno aperto i battenti 24 nuovi istituti, e altri 71 stanno per partire nel settembre 2012, anche grazie alla liberalizzazione introdotta dal governo di Cameron.

Il sistema funziona così: lo Stato formalmente è il fondatore della nuova scuola, ma questa ha libertà di assumere insegnanti, pagarli meglio e valutare liberamente il loro curriculum. A gestire il nuovo istituto, che è indipendente da ogni autorità locale, può essere una charity, un’azienda, un gruppo di genitori o un’istituzione religiosa.


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