Welfare

Riccardi tra gli africani di Rosarno

Il ministro nella Piana per monitorare la condizione dei raccoglitori di mandarini

di Redazione

Il ministro per la Cooperazione internazionale e l’Integrazione, Andrea Riccardi, nella mattinata d ioggi sarà a Rosarno per incontrare il sindaco, Elisabetta Tripodi, e constatare di presenza le condizioni in cui versano i circa 1000 ragazzi africani che vivono sul territorio cittadino.

La prima tappa del ministro sarà il campo d’accoglienza di contrada “Testa dell’Acqua”. A seguire è prevista una conferenza stampa presso palazzo “S. Giovanni”, alla quale parteciperà anche il Mons. Luciano Bux, vescovo della diocesi di Oppido/Palmi.

Nel pomeriggio il ministro terrà una riunione in prefettura a Reggio Calabria insieme al capo dipartimento per le liberta’ civili l’immigrazione Angela Pria. Si discutera’ degli interventi di accoglienza a favore dei lavoratori extracomunitari presenti nel territorio della Piana di Gioia Tauro.

Ecco la lettera che a fine dicembre gli immigrati arrivati a Rosarno per la raccolta dei mandarini avevano scritto agli abitanti del paese:

«Cari fratelli e sorelle rosarnesi, siamo lavoratori africani di tante nazionalità. Abbiamo voluto scrivere questa lettera per ringraziarvi della vostra ospitalità. Poiché negli ultimi giorni si è parlato molto di noi, abbiamo deciso di parlare in prima persona. Malgrado la triste situazione che si è verificata due anni fa, che ha fatto male a tutti, ci troviamo di nuovo insieme, nella vostra città e sulla vostra terra.

Quella situazione triste ce la portiamo nel nostro cuore, così come voi nel vostro. Noi siamo persone come voi. Vogliamo lavorare per vivere, come voi. Siamo in difficoltà quando non c`è lavoro, come voi. Emigriamo per trovare lavoro come tanti di voi in passato e ancora oggi. Abbiamo famiglie, madri, fratelli, figli, come voi. Siamo qui per cercare una vita migliore, non per creare problemi.

Per questo vi diciamo che non dovete avere paura di noi. L`emigrazione è una risorsa, economica, culturale… un`occasione di cui approfittare, noi e voi. Chi in questi giorni ha parlato di noi diffondendo la paura è responsabile per le sue parole. Noi non ci riconosciamo in quello che si è detto su di noi. Se qualcuno tra noi sbaglia, fa soffrire noi più di voi. Ma non vuol dire che tutti sbagliamo. Come quando un italiano sbaglia, non tutti gli italiani hanno colpa. Approfittando di questa occasione, noi immigrati, in particolare noi africani, vogliamo farvi sapere che siamo qui per lavorare e partecipare allo sviluppo di questa città e della regione e nel futuro partecipare alle sorti della nazione italiana.
Noi siamo fieri del nostro impegno e del nostro sudore. Abbiamo bisogno gli uni degli altri. Allora noi dobbiamo parlarci, capirci e insieme riuscire ad andare avanti. Purtroppo le nostre condizioni di vita non ci permettono di farlo.

Dopo una giornata di lavoro nei campi, abbiamo solo il tempo per fare un po` di spesa e telefonare a casa e poi camminare a lungo fino ai luoghi in cui dormiamo. Noi stiamo nelle case abbandonate, senza luce né acqua. E` una vita molto dura, ogni giorno.
Molti di noi non riescono a trovare una casa in affitto. Facciamo appello alla vostra sensibilità e intelligenza: siamo persone come voi, noi dobbiamo rispettare tutti e tutti devono rispettare noi. Tutti insieme dobbiamo trovare una soluzione perché ci possiamo integrare con tutti i cittadini – di Rosarno, di Roma, del mondo…

Partecipa alla due giorni per i 30 anni di VITA

Cara lettrice, caro lettore: il 25 e 26 ottobre alla Fabbrica del Vapore di Milano, VITA festeggerà i suoi primi 30 anni con il titolo “E noi come vivremo?”. Un evento aperto a tutti, non per celebrare l’anniversario, ma per tracciare insieme a voi e ai tanti amici che parteciperanno nuovi futuri possibili.