Politica

Camera, l’audizione di Riccardi

Il Ministro ha parlato alla Commissione Affari costituzionali

di Lorenzo Alvaro

Di fronte alla Commissione Affari costituzionali si sta svolgendo l’audizione del Ministro per la Cooperazione internazionale e l’integrazione Andrea Riccardi, sulle linee programmatiche del suo dicastero.

13.00 – I protagonisti dell’integrazione sono i cittadini italiani

13.10 – Mi impegno ad una ripresa della cooperazione italiana. Sono convinto che le risorse ci siano e che un Paese come l?italia per la sua proiezione internazionale deve accettare la sfida della Cooperazione nei paesi del sud del mondo. Non è solo un fatto umanitario, certo fattore decisivo e basilare, a anche di interesse nazionale. Questo è un aspetto su cui lavorerò

13.15 – Un altro tema fondamentale. I progetti di cooperazione possono servire anche a qualificare l’immigrazione nel nostro Paese. Lo possiamo fare considerando l’immigrazione come risorsa.

13.20 – È anche necessario gestire il rapporto con le comunità presenti in Italia attrvaerso le istituzioni e i rappresentanti dei loro paesi. Stiamo già lavorando con leistituzioni Cinesi.

13.25 – I binari su cui spero si muoverà il mio dicastero devono essere integrazione e cooperazione. 

13.32 – Vorrei parlare anche di cittadinanza. Tutti abbiamo presente coordinate di carattere generale. In tanti pensano che l’invecchiamento della popolazione sia inevitabile dei Paesi industrializzati. Credo che anche su questo siano necessarie politiche di accoglienza. Se la crescita della popolazione è zero abbiamo bisogno di questi flussi migratori. Qui si pone il problema della cittadinanza dei minorenn figli di stranieri che costituiscono oggi il 7% della popolazione scolastica.

13.33 – Siamo un Paese di passaggio, storicamente poroso alle presenze straniere, a causa della sua posizione geografica. L’accoglienza è nel nostro dna. Permettetemi di raccontarvi un episodio. Sono stato in un centro. C’erano tanti bimbi bionfi. Mi hanno detto che erano ucraini. Gli ho chiesto se stavano imparando l’italiano. Mi hanno risposto: “a minì stiamo a studià l’ucraino” in unperfetto dialetto. Ma questi che cosa sono se non italiani?

13.35 – Bisogna passare allo Ius Culturae

Ora spazio alle domande

13.40 – Il primo intervento è della Lega. Viene sottolineato come gli stranieri abbiano più diritti degli italiani. Gli esempi sono il lavoro e la sanità. Secondo la Lega questa differenza di trattamento è il motivo della crescente intolleranza.

13.50 – Parla Gianclaudio Bressa del Pd. Chiede al ministro cosa intenda per Ius Culturae dopo aver sottolineato come lo stesso Riccardi sia il segno di un passaggio culturale

13.54 – Bressa chiede anche se la cittadinanza secondo Riccardi per i giovani debba essere solo legata alla scuola 

13 56 – Sempre per il Pd interviene Roberto Zaccaria che chiede delucidazione sul Piano per l’integrazione e il sistema di punteggio su cui si basa

14.00 – Per Zaccaria il giudizio sui punti per permesso di soggiorno troppo discrezionale

Pausa dei lavori a causa di un guasto ai microfoni dell’aula

14.30 – Intervengono Pollastrini e Sarubbi

14.34 – È il turno del Pdl con Bertolini che sottolinea a Riccardi come la sua relazione non sia un programma di governo, ma una visione personale sul mondo

14.36 – Bertolini è critica anche sui rapporti con le istituzioni cinesi e la cittadinanza ai giovani

14.39 – Per il Pdl la tassa sul permesso di soggiorno non va toccata

14.47 – Per Bertolini il punto su cui il ministro deve concentrarsi è l’integrazione delle donne. E aggiunge: la cittadinanza deve essere un atto di volontà

14.50 – Bertolini concude con una provocazione: non siete un governo tecnico? Perchè allora vi occupate di questi temi?

14.51 – Sempre per il Pdl è il turno di Lorenzin per cui non bisogna lasciare il problema demografico italiano alla buona volontà degli immigrati

14.56 – Parla Fiano che chiede un’audizione dell’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali – Unar sull’intolleranza 

15.05 – Rivolta della Lega denuncia la pratica tutta cinese di riportare in patria i bimbi nel periodo tra la nascita e l’età scolare

15.10 – Inizia la replica di Riccardi

15.11 – Riccardi: non dobbiamo imitare nessun modello straniero. Tutti hanno mostrato le loro debolezze

15.13 – Riccardi: è difficile disegnare un ministero che non esiste nell’ordinamento.

15.15 – Riccardi: non bisogna perdere uomini e donne che già hanno fatto un pezzo del percorso di integrazione

15.16 – Riccardi: l’Italia non deve diventare un luogo di turnover per braccianti semestrali

15.18 – Riccardi: la guerra tra poveri rischia di farci perdere lavoratori che già hanno compiuto un percorso di integrazione

15.19 – Riccardi: il 2013 è la deadline del nostro lavoro

15.20 – Riccardi risponde a Bartolini: la cittadinanza è anche un tema nostro, non bisogna restare sulla soglia

15.22 – Riccardi: sappiamo che la crisi rende il Paese ipersensibile sul tema dell’immigrazione

15.25 – Riccardi: andrò a Prato, perché lì si è creata una situazione alla tedesca. Le autorità vanno appoggiate

15.27 – Riccardi: stiamo quasi perdendo il servizio civile. Bisogna fare attenzione

15.28 – È finita l’audizione del ministro Andrea Riccardi

(grazie ad Andrea Sarubbi che ha reso possibile questa “diretta”)


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA