Politica

Monti: l’Ue ci venga incontro

Il premier a Berlino ha sottolineato «gli italiani devono vedere i risultati della loro disponibilità e dei loro sacrifici

di Redazione

«Quanto proponiamo e chiediamo agli italiani sono pesanti sacrifici. Gli italiani, come indicano i sondaggi, lo hanno chiaramente accettato. Il problema è però che l’Unione europea, malgrado questi sacrifici, non ci viene incontro, in termini di una riduzione del tasso di interesse. I sacrifici fatti dagli italiani pagheranno in tre, cinque, dieci anni, per i nostri figli. E purtroppo constatiamo che questa politica in Europa non gode del riconoscimento e apprezzamento che le spetta obiettivamente». Lo dice il presidente del Consiglio Mario Monti in un’intervista al giornale tedesco “Die Welt”, pubblicata nel giorno dell’incontro a Berlino con la cancelliera tedesca Angela Merkel. «Se gli italiani nel prossimo futuro non vedranno i risultati della loro disponibilità per le riforme e il risparmio, sorgerà -come già si profila – una protesta contro l’Europa», avverte il premier, «e anche contro la Germania quale promotore dell’intolleranza Ue, e contro la Banca centrale. Chiedo agli italiani sacrifici onerosi, ma li posso chiedere se si profilano dei vantaggi». «Non posso avere successo con la mia politica», insiste Monti, «se non cambia la politica dell’Unione europea. E se non succede, l’Italia -che è sempre stata molto filoeuropea- potrebbe rifugiarsi nelle braccia dei populisti».

«La grande maggioranza degli italiani», rivendica il premier, «ha una maturità politica che molti non gli avrebbero accreditato. Lo dico volentieri ai lettori tedeschi: gli italiani da tempo non sono distanti dalla valorizzazione di ciò che in Germania chiamate cultura della stabilità, come molti sospettano». Quanto ai partiti «constato che nella loro maggioranza», da sinistra a destra, «appoggiano il mio programma, un programma che chiede agli italiani sacrifici significativi. Si potrebbe pensare che questi partiti -come la Lega- vadano all’opposizione del mio governo nella speranza di elezioni. Ma non lo fanno per questo. In questo vedo un segnale che alla fine si prendono la responsabilità e non mirano a successi populistici. Hanno in mente -scusi la parola grossa- il bene degli italiani».

Tornando all’Ue, «di fondamentale importanza per l’Europa», sottolinea Monti, «è l’assoluto rispetto delle regole. E ciò vale in particolare proprio per i Paesi più forti. Se i Paesi più forti violano le regole -come ha fatto la Germania nel 2003- poi non ci si può aspettare che gli altri le rispettino. I Paesi più forti hanno una grande responsabilità. In Europa non l’hanno sempre rispettata fino a ora. E questo lo rivendicheremo». «Amo molto la Germania», conclude il presidente del Consiglio italiano, ma «l’Unione europea è l’unica risposta pensabile e solida ai problemi che pone la globalizzazione. Non esiste un Paese in Europa che sarebbe in grado di gestire le sfide della globalizzazione da solo, nemmeno la Germania».


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