Formazione

Profumo: nel 2012 finanziamento per 12 miliardi

Lo ha annunciato il ministro dell'Istruzione

di Redazione

Rivedere il sistema di finanziamento delle università. È una delle strade indicate dal ministro dell’Istruzione Università e Ricerca, Francesco Profumo per «consolidare e completare il percorso riformatore» del sistema universitario. «Il principale obiettivo», ha spiegato il ministro durante un’audizione alla commissione Cultura della Camera, «è quello di far conoscere per tempo agli atenei i criteri di assegnazione delle risorse, l’entità dei finanziamenti e tempestivamente la dimensione delle rispettive assegnazioni in modo da metterli in condizioni di poter programmare con un orizzonte temporale pluriennale le proprie attività».

«Il sistema universitario», ha quindi spiegato Profumo, «può contare sue tre distinte linee di finanziamento statale: le risorse a copertura delle spese correnti, i fondi infrastrutturali e i fondi per

la ricerca. Fondi – ha aggiunto – che non includono il cofinanziamento da parte di soggetti privati. Nel 2012 considerando i tre canali si arriva a 12.500 milioni: 7.500 a copertura delle spese correnti, 1.700 da fondi infrastrutturali e 3.300 da fondi per la ricerca».

Le altre azioni da intraprendere, secondo Profumo riguardano il Ringiovanimento delle università e la revisione del sistema di reclutamento. “Con l’obiettivo – ha spiegato Profumo – di rendere più flessibile e competitivo il sistema della ricerca, il reclutamento dei ricercatori è strutturato in modo da prevedere un ingresso con contratti a tempo determinato al termine dei quali è prevista l’assunzione nei ruoli della docenza a seguito del conseguimento dell’abilitazione nazionale”.

Il ministro ha poi indicato la Riforma dei dottorati di ricerca. «Si tratta», ha proseguito il Ministro, «di un altro tassello fondamentale finalizzato alla formazione di ricercatori in grado di operare a stretto contatto con il sistema della ricerca universitaria e il sistema delle imprese con una prospettiva di forte internazionalizzazione dei percorsi di terzo livello attraverso l’accreditamento di corsi di dottorato con elevati livelli qualitativi e nel rispetto di rigorosi requisiti dimensionali».

E ancora, tra le altre azioni da intraprendere il ministro ha indicato la Valutazione e accreditamento degli atenei e dei corsi. «La valutazione», ha spiegato ancora Profumo, «vista come strumento di costante monitoraggio delle politiche realizzate, vede nel percorso di accreditamento degli atenei e dei corsi di studio il primo elemento per assicurare agli studenti e alle famiglie di poter frequentare percorsi formativi e sedi universitarie di qualità certificata».

E ancora, «il Diritto allo studio e Sistema integrato di politiche a sostegno degli studenti. Il diritto allo studio declinato come intervento di equità a sostegno dei percorsi di mobilità sociale necessari affinchè si affermino i principi del merito e dello sviluppo della conoscenza nella società. Ciò attraverso: un portale nazionale di informazione ed iscrizione all’università; l’impostazione su base sperimentale di modalità valutative di accesso a tutti i corsi di laurea; l’offerta di test di accesso per le facoltà a numero chiuso su base almeno interregionale; la correlazione del sistema di valutazione e accreditamento a specifici interventi di diritto allo studio, utilizzando anche il Fondo per il merito; l’ampliamento della possibilità di accesso ai corsi italiani di studenti stranieri; l’avvio della Fondazione per il merito cui è affidato il compito di convogliare risorse pubbliche e private da destinare a interventi per borse di studio e per prestiti d’onore; la realizzazione e la ristrutturazione degli edifici destinati ad ospitare gli studenti sia in termini di residenzialità, sia di spazio destinati allo svolgimento delle attività di didattica e di ricerca»”.


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