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Obama cambia la legge, riguarderà anche gli uomini

La vecchia normativa risaliva al 1927. Eliminata la distinzione di generi

di Gabriella Meroni

Il governo Obama ha ampliato, il 6 gennaio 2012, la definizione di stupro per poter punire diverse forme di aggressione sessuale. Si tratta della prima modifica sostanziale di una legge datata 1927. Il nuovo reato punirà anche stupri perpetrati ai danni di uomini e atti sessuali quali rapporti orali o anali. Inoltre non si farà alcuna distinzione di sesso né per quanto riguarda l’aggressore né per quanto riguarda la vittima, e si prenderanno in considerazione le situazioni in cui la persona aggredita non riesce a difendersi perché ha assunto alcol o droghe, è minorenne o non può esprimere un pieno consenso a causa di una disabilità fisica o mentale.

<<Questa riforma, a lungo attesa, è una vittoria delle donne e degli uomini di questa nazione che hanno sofferto in silenzio per 80 anni>>, ha dichiarato il vicepresidente Joe Biden.
Secondo i dati diffusi dall’Fbi sulla base delle statistiche penali, nel 2010 ci sono stati almeno 85mila stupri punibili con la vecchia normativa, ovvero uno ogni 6 minuti. Nel 2011 tuttavia questo reato è calato del 5% nei primi sei mesi dell’anno rispetto allo stesso periodo del 2010.

Per molti anni vari gruppi di pressione negli Usa avevano cercato di ottenere la modifica dell’attuale legge, che punisce solo la <<conoscenza carnale>> di una donna portata avanti con la forza e contro la sua volontà. La nuova definizione di stupro – piuttosto esplicita – recita invece testualmente: <<La penetrazione, non importa quanto labile, di vagina o ano con qualunque parte del corpo od oggetto, ovvero la penetrazione da parte di un organo sessuale di un’altra persona senza il consenso della vittima>>.


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