Politica

Le preoccupazioni di Fand e Fish sull’Isee

Si temono ricadute negative sulle prestazioni assistenziali. Chiesto un incontro al ministro Fornero

di Redazione

Il presidente nazionale Fish (Federazione italiana per il superamento dell’handicap) Pietro Vittorio Barbieri e  Giovanni Pagano, presidente nazionale Fand (Federazione tra le associazioni nazionali dei disabili) sono preoccupati delle ricadute negative dell’entrata in vigore dell’articolo 5 della Manovra Monti, quello relativo all’Isee, e hanno chiesto un incontro al ministro delle Politiche sociali Elsa Fornero.

Spiegano infatti in una nota congiunta che la nuova legge (n. 214/2011) stabilisce come l’Isee – lo strumento usato finora per stabilire l’accesso ad alcune prestazioni sociali agevolate – «potrà essere applicato anche alle agevolazioni fiscali e alla concessione delle provvidenze assistenziali (quindi anche alle pensioni di invalidità civile e alle pensioni sociali). A chi supererà la soglia stabilita da un apposito decreto non verranno più riconosciuti benefici fiscali, servizi sociali agevolati, prestazioni assistenziali. L’intento espresso ricorda molto alcuni elementi già presenti nel disegno di legge delega per la riforma fiscale e assistenziale presentata a suo tempo da Tremonti e stigmatizzata dai più in sede di discussione alla Camera».

Entrando nello specifico dell’articolo 5 della legge di manovra «si evince che non dovranno esserci maggiori oneri per la finanza pubblica, anzi, dovranno generarsi risparmi grazie alla nuova disciplina dell’Isee».

«Comunque» osservano i presidenti di Fand e Fish, «i criteri, le modalità, gli ambiti applicativi devono essere ancora stabiliti da un apposito decreto che fonti governative dichiarano di urgente e celere definizione». E quindi è per loro fondato «il timore che moltissime prestazioni assistenziali siano a rischio». Da qui la richiesta di un urgente incontro con il ministro Fornero «per tentare di scongiurare le peggiori ipotesi e i conseguenti danni per centinaia di migliaia di persone con disabilità e per le loro famiglie».


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