Economia

Linarello (Goel) le intimidazioni non ci fermano

A Caulonia esplosione davanti ai locali che stanno per diventare un ristorante multietnico

di Antonietta Nembri

È stata una brutta sorpresa quella riservata al gruppo cooperativo Goel dal primo giorno del 2012. Nella notte probabilmente mimetizzandosi tra i botti che hanno accolto il nuovo anno qualcuno ha fatto esplodere un ordigno davanti all’ingresso principale del locale che Goel sta allestendo come laboratorio di inserimento lavorativo per gli immigrati rifugiati politici a Caulonia, comune della Locride, località dove il gruppo cooperativo gestisce progetti di accoglienza per rifugiati e minori stranieri non accompagnati. «Stavamo predisponendo i locali per aprire tra fine gennaio e i primi di febbraio un ristorante multietnico» spiega Vincenzo Linarello presidente di Goel. «La nostra idea era quella di fare anche addestramento professionale grazie a un ristorante che mettesse insieme la cucina locale calabrese e quella etnica. Quanto successo comunque non ci fermerà, anzi».

Linarello è deciso e per nulla intimorito da questo attentato. «Lo scoppio è avvenuto proprio davanti alla porta d’ingresso principale. È saltata per aria la porta è stata rovinata un’ala del locale, ma il materiale e gli arredi che avevamo iniziato a portare all’interno del locale, per fortuna, non sono andati distrutti» illustra Linarello. Lo scoppio ha danneggiato la tettoia e i soffitti dei bagni e di un’ala, oltre alle porte d’ingresso al locale. «Ce ne siamo accorti nel pomeriggio del primo dell’anno. Le autorità sia il magistrato sia le forze dell’ordine sono prontamente intervenuti e hanno dato il via alle indagini. Sono venuti i Ris e il maggiore dei Carabinieri di Locri» continua Vincenzo Linarello.

Inutile cercare una minaccia specifica sul progetto di Caulonia «La nostra azione dà fastidio in tanti modi» ammette Linarello «a partire dall’attività a favore degli immigrati e dei minori non accompagnati che sottraiamo ad alcuni circuiti. Poi ci sono  le iniziative di Goel Bio e ancora l’Alleanza con la Locride e la Calabria contro la ‘ndrangheta e le massonerie deviate». L’iniziativa Goel Bio che vede il gruppo cooperativo insieme a Ctm Altromercato sostenere le aziende agricole biologiche calabresi anti ‘ndrangheta «paghiamo le arance 40 centesimi al kg invece di 5» sottolinea il presidente del Gruppo cooperativo che fa sapere che saranno incrementate le iniziative sia di Goel Bio per creare un mercato locale degli agrumi che premi gli agricoltori che si oppongono alla ‘ndrangheta e ai torbidi mercati di sfruttamento, sia quelle avviate per diffonderà nelle regioni settentrionali attività di contrasto all’infiltrazione delle attività criminali.

«Fa parte del loro gioco il terrorismo psicologico, ma noi non ci fermiamo. Anzi dopo questo fatto apriremo in pompa magna il ristorante. Siamo tutt’altro che spaventati, siamo determinati a portare avanti i lavori, a sistemare tutto e ad aprire il ristorante come ci eravamo prefissati a febbraio. Ce la metteremo tutta!» annuncia con forza Vincenzo Linarello.


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