Welfare

Nel 2011 febbre d’azzardo

Giocati 76 miliardi, Il presidente della Fondazione San Barnardino, Luciano Gualzetti, lancia l’allarme

di Riccardo Bonacina

«La febbre da gioco sempre piu` diffusa tra gli italiani e, in particolare, i cittadini lombardi ci inquieta, perche´ aumentando i giocatori responsabili, non solo cresce il numero dei giocatori patologici, che sull’altare della Dea Bendata, sacrificano risparmi, matrimoni, relazioni affettive, ma si allarga anche la quota degli indebitati che sperano nel colpo vincente per uscire dai guai e aggravano cosi` la loro situazione». A sostenerlo e` Luciano Gualzetti, presidente della Fondazione San Bernardino, commentando i dati diffusi da Agicos.
Secondo le stime dell’agenzia specializzata in giochi d’azzardo, il bilancio del 2011 si chiudera` con una raccolta complessiva di 76,1 miliardi, superiore del 23,9% rispetto all’anno precedente (61,5 miliardi giocati). Prima di Capodanno gli italiani avranno speso in media oltre mille euro a testa tra scommesse, concorsi e giochi on line, una media molto alta che pone l’Italia fra i paesi al mondo dove il gioco assorbe piu` risorse. Il fenomeno, inoltre, e` particolarmente radicato in Lombardia.

Nel 2011, infatti, e` Milano la citta` in cui si e` giocato di piu` con una raccolta pari a 5,6 miliardi di euro, seguita da Roma e Napoli. E Pavia e` la capitale italiana degli scommettitori con una spesa pro capite che nella provincia arriva poco sotto i 2.900 euro, oltre il doppio della media italiana.
«Stante questa situazione, non stupisce la recrudescenza di fenomeni patologici legati al gioco d’azzardo, ma anche la pratica di chi si affida alla Fortuna nell’illusione di ripianare i propri debiti, finendo invece per aggravarli» commenta Gualzetti. Tra il 2007 e il 2011 la Fondazione San Bernardino ha incontrato oltre 1.500 persone. Le situazioni d’indebitamento riscontrate sono dovute per il 40% a spese o voluttuarie o eccessive rispetto al reddito, per il 30% alla perdita o alla riduzione del lavoro, per il 15% al sopraggiungere di malattie. Ma esiste anche un 15% che non e` piu` riuscito a far quadrare i conti proprio a causa del gioco d’azzardo. «Tendenza tra l’altro che abbiamo visto crescere proprio negli ultimi anni. Secondo i nostri operatori solo nel volgere degli ultimi 12 mesi c’e` stato un incremento del 50% degli indebitati a causa del gioco», conclude il presidente della Fondazione San Bernardino.

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