Welfare

Migrante 16enne muore avvelenato dal monossido

Il corpo del ragazzo trovato nei pressi di Imola, a lato dell'autostrada A14

di Redazione

Cercava la speranza, ha trovato la morte. E’ stato identificato il corpo senza vita trovato ieri mattina in un frutteto lungo l’A14 nei pressi di Imola, in provincia di Bologna: il morto sarebbe un ragazzo afgano di 16 anni entrato clandestinamente nel nostro Paese dopo essere fuggito dall’iran.

“Una vittima della cosiddetta tratta di esseri umani”, così ha raccontato un suo connazionale parlando alle forze dell’ordine di Bressanone. In base a quanto si e’ appreso, l’uomo ha spiegato che il 16enne non era in contatto con la sua famiglia da alcuni giorni e che per questo i famigliari lo stavano cercando preoccupati che gli fosse successo qualcosa. Dagli accertamenti sanitari eseguiti sul corpo è emerso che la morte potrebbe essere stata causata dal monossido di carbonio trovato in quantità eccessiva nei suoi polmoni. L’ipotesi degli investigatori, che stanno cercando di ricostruire l’accaduto, è che il giovane fosse entrato clandestinamente in Italia a bordo di un camion. E che fosse con alcuni suoi connazionali. Ma sarebbe morto durante il viaggio e quindi abbandonato lungo l’autostrada almeno un paio di giorni fa.

Il corpo senza vita, sul quale sono stati trovati segni da trascinamento, è stato trovato ieri mattina dal proprietario del frutteto che ha allertato le forze dell’ordine. Gli inquirenti stanno ora guardando le immagini delle telecamere poste lungo l’autostrada nella speranza di individuare il camion su cui il giovane ha poi trovato la morte. Sul caso la pm di Bologna, Maria Gabriella Tavano ha aperto un fascicolo in cui al momento viene ipotizzato il reato di morte in conseguenza di altro reato.

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