Welfare

Muccioli, nomina sospesa

Per la Asl Milano 1 «l'incarico di consulenza è in attesa»

di Daniele Biella

“La nomina di Andrea Muccioli come consulente dell’Asl Milano 1 è in sospeso”. Poche ma significative parole quelle di Ernestino Gola, direttore del dipartimento dipendenze dell’Asl 1 Provincia di Milano (che comprende sette distretti e 46 Comuni dell’hinterland milanese, compresi Magenta, Legnano, Rho e Abbiategrasso), raggiunto al telefono da Vita.it.

“La delibera non è stata ancora adottata, e quindi l’incarico rimane in attesa”, specifica Gola. La parola finale spetta al direttore generale e potrebbe essere questione di giorni (probabile che tutto venga rimandato dopo lo stop natalizio), ma di certo nella sospensione pesa la bufera mediatica che si è abbattuta sull’Azienda sanitaria lombarda non appena è trapelata la notizia del nuovo incarico al figlio del fondatore della comunità di San Patrignano.

Ufficialmente la posizione di Andrea Muccioli dovrebbe essere quella di “Supporto alla valutazione di qualità delle comunità terapeutiche”. Una nomina che arriva pochi mesi dopo la sua estromissione dalla guida di ‘Sanpa’, avvenuta, dopo 16 anni di operato, nell’agosto 2011, soprattutto per forti dissidi con i principali finanziatori, la famiglia Moratti.

Buona parte della politica e degli enti del terzo settore, alla notizia del nuovo incarico, hanno storto il naso: la prima, soprattutto i consiglieri lombardi di Sinistra e libertà e Pd, che indicano Muccioli come principale accusato per la cattiva gestione a livello economico (si parla di un buco di 20 milioni di euro, a fronte dei 30 che ogni anno entrano nella casse di San Patrignano, la metà dei quali donati dai Moratti), il secondo perché reputa il modello della comunità riminese portato avanti da Muccioli “superato dai passi in avanti compiuti negli anni  dalle comunità lombarde”, come spiega Riccardo De Facci del Ceal, Coordinamento enti ausiliari lombardi.

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