Economia

Incentivi all’imprenditoria sociale

Dalla Commissione Europea nuove misure a favore dei finanziamenti per il non profit

di Redazione

La Commissione Europea ha presentato una proposta di regolamento con la quale intende gettare le basi di un mercato solido per i fondi di investimento in imprese sociali. Queste realtà, infatti, sono ormai ampiamente riconosciute a livello europeo quali soggetti imprescindibili per una «crescita intelligente, inclusiva e sostenibile che oggigiorno riteniamo tanto importante per l’economia europea», come si evince dalle parole di Michel Barnier, commissario responsabile per il Mercato interno e i servizi.
L’obiettivo è, dunque, quello di facilitare il reperimento fondi specializzati nel finanziamento di imprese europee a carattere sociale da parte degli investitori.
Lo strumento principale contenuto nella proposta della Commissione è il nuovo “marchio” legato al “Fondo europeo per l’imprenditoria sociale”, per ottenere il quale i gestori del fondo dovranno dimostrare che una quota elevata degli investimenti (pari ad almeno il 70% del capitale versato dagli investitori) sia destinata ad imprese sociali.

Gli elementi chiave della proposta

Un marchio UE riconosciuto per i fondi destinati alle imprese sociali: attualmente gli investitori hanno difficoltà ad individuare i fondi che investono nelle imprese sociali e ciò può compromettere la loro fiducia nel mercato dell’imprenditoria sociale. Al contempo per un fondo di investimento sociale è difficile distinguersi da altri fondi, il che può ripercuotersi negativamente sulla crescita di questo settore. Il regolamento adottato oggi crea un marchio comune: il “Fondo europeo per l’imprenditoria sociale”. Grazie a questo marchio gli investitori sapranno con certezza che la maggior parte dei loro capitali investiti sarà destinata ad imprese sociali. Inoltre, un marchio comune riconosciuto a livello dell’Unione europea permetterà agli investitori di individuare con più facilità questi fondi in tutto il mercato europeo.

Più trasparenza per gli investitori: alla stregua delle difficoltà che si possono incontrare per reperire i fondi di investimento in imprese sociali, le informazioni disponibili su questi fondi e sul loro modo di operare possono essere difficili da paragonare ed interpretare. È quindi essenziale istituire un quadro comune a livello dell’UE, che disciplini queste informazioni. In futuro, qualunque fondo che intenda avvalersi di questo nuovo marchio dovrà pubblicare dati chiari sulle imprese sociali nelle quali investe, sulle modalità di selezione e su come i finanziamenti aiuteranno tali imprese, chiarendo altresì gli strumenti di monitoraggio e di pubblicazione delle informazioni in merito agli impatti sociali di queste attività.

Più efficacia nelle prestazioni: nel scegliere tra i vari fondi di investimento in imprese sociali chi detiene un capitale guarda attentamente alle previsioni sull’impatto del proprio investimento. Le misure proposte intendono definire chiaramente l’obbligo dei fondi di informare gli investitori sulle modalità di monitoraggio e pubblicazione di informazioni relative all’impatto degli investimenti effettuati. Tuttavia è molto probabile che queste misure non bastino. La Commissione intende infatti elaborare ulteriori disposizioni per migliorare e rendere più comparabili i metodi di misurazione della valenza sociale degli investimenti. In questo modo si svilupperà una cultura di trasparenza sul mercato degli investimenti e di fiducia degli investitori.

Meno barriere alla raccolta di fondi in Europa: le norme che regolano i fondi di investimento sociali si differenziano nei vari Stati membri e spesso risultano essere complesse e onerose. Per questo, le nuove proposte mirano a semplificare le disposizioni in materia. Ad esempio, un passaporto europeo consentirebbe ai fondi di investimento in imprese sociali di raccogliere fondi in tutto il territorio dell’Unione. I gestori dei fondi non sarebbero costretti ad allinearsi alle nuove disposizioni, ma se optassero per queste, avrebbero accesso ad investitori in tutta l’Unione europea e potrebbero utilizzare un marchio UE chiaramente riconoscibile, sempre più apprezzato e richiesto dagli investitori.

Disponibilità per gli investitori: poiché l’investimento nelle imprese a carattere sociale comporta dei rischi, all’inizio il marchio del “Fondo europeo per l’imprenditoria sociale” sarebbe concesso solo ad investitori professionisti. Una volta ben avviato il quadro delle disposizioni, la Commissione valuterà l’opportunità di introdurre altre misure per consentire anche a singoli investitori di accedere a questi investimenti.

 


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