Famiglia

Sorpresa: al sud i nidi aprono anche al sabato

In occasione dei 40 anni della legge sui nidi, il monitoraggio governativo

di Sara De Carli

Quarant’anni fa in Italia nascevano gli asili nido. Si festeggia infatti oggi in 1044 piazze italiane il 40° anniversario della Legge 1044 del 6 Dicembre 1971 “Piano quinquennale per l’Istituzione di asili-nido comunali con il concorso dello Stato”.

Il Dipartimento per le politiche della famiglia, nel ricordare questo importante anniversario, ha pubblicato nel Dossier dedicato al Piano straordinario per lo sviluppo dei servizi socio educativi per la prima infanzia il Rapporto di monitoraggio al 31 dicembre 2010 (in allegato). Oggi al nido in Italia c’è posto per 245.531 bambini, pari a 17.9 posti ogni 100 bambini.

Quanto alla capacità di accoglienza del sistema nidi, siamo ancora lontani dagli obeittivi di Lisbona, che prevedevano una capacità di accoglienza di 33 bambini ogni 100 entro il 2010. In Italia a questo obiettivo si sono avvicinate solo due regioni, Umbria (31,8 posti per 100 bambini) ed Emilia Romagna (30). Seguono poi Liguria (28,3) e Toscana (28,1). L’ultima regione sopra la quota 25 è la Valle d’Aosta (25,8). Per il resto la media italiana si attesta a 17,9 posti ogni 100 bambini.

Dal Rapporto emerge che il costo medio di un bambino per un’ora di asilo nido è di 4,50 euro e per ogni educatore ci sono in media 7,7 bambini. I bambini sono iscritti al nido per 7,9 ore al giorno, ma il 10% degli iscritti ci resta anche più di 10 ore al giorno. L’importo medio della retta a tempo pieno è di 412 euro, a tempo parziale di 320,60 euro. Solo il 23% dei nidi prevede l’abbattimento dei costi dela retta tramite Isee.

Una sorpresa è che al Sud il 58% dei nidi aprono anche il sabato, contro lo 0,8% del Nord Est e il 7,7% del Nord Ovest.


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