Salute

Dal “fareassieme” la legge 181

Il movimento che unisce operatori, malati e famiglie presenta una nuova propsta per dare gambe alla legge Basaglia

di Sara De Carli

Una proposta per dare il più possibile in tutta Italia gambe ai principi della legge 180, principi e legge in cui fortemente ci riconosciamo. Con queste parole “Le Parole Ritrovate”, un movimento nato nel 2000 per fare incontrare utenti e operatori dei servizi di salute mentale, familiari e cittadini, uniti nel valore del “fareassieme”, ha presentato la proposta di legge 181 sulla salute mentale (in allegato).

Tre, per gli estensori della proposta, erano i paletti della legge Basaglia: la chiusura dei manicomi, l’eccezionalità dell’obbligatorietà dei trattamenti sanitari, la territorializzazione dell’assistenza psichiatrica. L’ultimo punto però è rimasto praticamente irrealizzato. Non quindi un dibatitto incentrato sul cambiamo la 180/non tocchiamo la 180, ma sul chi quando dove deve fare cosa.

«La nostra proposta vuole dare concretezza alle esperienze fin qui maturate dal nostro Movimento e contribuire a garantire in tutta Italia risposte efficaci e di qualità al disagio psichico e fortemente partecipate anche dagli utenti e dai familiari. La proposta di Legge 181 è frutto di anni di esperienze di fareassieme e buone pratiche nella salute mentale che si svolgono in tutta Italia. Alla base della proposta una Psichiatria Italiana di Comunita, già vanto del nostro Paese nel mondo per come l’aveva disegnata Franco Basaglia con la Legge 180, ancora più forte e più moderna, che prende atto di una società che cambia, che è più attenta e più consapevole dei propri diritti».

Ecco quindi che la proposta di legge 181 parla di Dipartimento di salute mentale e Consulta della salute mentale, centro diurno day hospital e servizio psichiatrico, di famiglie, adolescenti, sapere eseprienziale.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA