Volontariato

Trento capitale

Il 24% della popolazione qui fa volontariato. Il segreto del successo spiegato dal direttore del Csv locale

di Sara De Carli

Il più alto tasso di volontari d’Italia? Sta in provincia di Trento. Qui ben il 24% della popolazione fa volontariato, più del doppio della media nazionale, del 10%. Subito dopo viene la provincia di Bolzano (con un 20,7%), mentre Lombardia e Fiuli Venezia Giulia, che sono a pari merito sul terzo scalino del podio, raggiungono “appena” il 13,8%. Le ragioni del primato le spiega Giorgio Massignani, direttore del CSV della provincia di Trento.

Un bel risultato…
Con il terzo a due ore di distanza! In realtà l’alta densità di volontariato in Trentino Alto Adige è un dato storico, qui sono nate la mutualità e la cooperazione, e orografico, per cui l’isolamento geografico ha rafforzato una tradizione di aiuto.

Qual è il settore di punta?
Certamente il sistema di protezione civile: su 220 comuni della provincia, ben 200 hanno un’associazione di vigili del fuoco volontari. Adesso dicono del fascino della divisa… ma da noi i vigili del fuoco volontari ci sono sempre stati, sono migliaia e sono efficienti. Ma c’è anche una sorpresa…

Cioè?
Noi diamo consulenza nella fase di avviamento a 10/15 nuove associazioni ogni mese, una vitalità altissima. E almeno la metà sono create da giovani e immigrati. Non è vero che i giovani sono lontani, è che le associazioni tradizionali non li sanno valorizzare, così preferiscono fondarne una nuova. E non sempre in settori di attività nuovi, per esempio sull’assistenza ai disabili noi registriamo un ritorno altissimo di appealing tra i giovani.

Qual è la sua ricetta per il successo del volontariato?
Esserci, essere innovativi, investire ed essere aperti.


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