Politica

Disabili a Monti: dica cosa farà con la riforma dell’assistenza

La Fand chiede al'esecutivo di essere convocata

di Gabriella Meroni

 

È stata grande la partecipazione dei quadri dirigenti centrali e periferici della Federazione tra le associazioni nazionali delle persone con disabilità (Fand) che sono intervenuti alla manifestazione del 30 novembre 2011, svoltasi a Roma presso l’auditorium dell’INAIL. Unanime è stata la forte preoccupazione espressa nei loro interventi da parte dei presidenti nazionali delle associazioni che rappresentano il mondo della disabilità nei confronti dei preannunciati tagli al Welfare.

In apertura dell’affollata assemblea, il Presidente nazionale della Fand, Giovanni Pagano, ha riassunto i motivi di preoccupazione dei disabili e delle loro famiglie qualora le previste misure anticrisi dovessero ulteriormente penalizzare le loro già precarie condizioni di vita. In particolare, il Presidente Pagano ha auspicato che i condivisibili  principi di equità sociale, promessi nel programma di questo Governo, vadano a concentrarsi sugli sprechi e gli attuali privilegi, piuttosto che colpire, ancora una volta, i soggetti più indifesi. Al riguardo, il Presidente Pagano, a nome della Fand, che rappresenta quattro milioni e mezzo di cittadini, ha chiesto di essere urgentemente convocato dal Governo per illustrare il grave e non più sostenibile disagio economico e sociale in cui versano i cittadini invalidi civili, ciechi, sordi nonché invalidi per lavoro e per servizio. In particolare, la Fand lancia l’allarme sulle drammatiche conseguenze derivanti dalla eventuale approvazione della annunciata riforma assistenziale i cui effetti porterebbero all’azzeramento di qualsiasi forma di sostegno.

Numerosi sono stati i suggerimenti forniti e le richieste avanzate nel corso degli interventi tenuti dai responsabili nazionali delle associazioni componenti la Federazione. Tommaso Daniele, Presidente Uic, nel ribadire le richieste di consultazione con il Governo, ha precisato che, qualora non vi fosse adeguata risposta da parte delle istituzioni, la Federazione sarà pronta a scendere in piazza per una mobilitazione generale dei disabili.


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