Economia

Uccisi cooperante italiano e una suora croata

Nell'agguato ferita anche una religiosa bresciana

di Redazione

La Farnesina ha confermato che un cooperante italiano e una suora croata  hanno perso la vita in Burundi a causa di un attacco perpetrato da uomini armati contro una missione religiosa nella località di Ngozi. I due, identificati dalla Misna come Madre Lukrecija Mamic e Francesco Bazzani, lavoravano entrambi all’ospedale di Kiremba, che è finanziato dalla diocesi di Brescia.Dalla ricostruzione della dinamica dell’ episodio, risulta che il cooperante è stato prima sequestrato e successivamente ucciso. L’ irruzione con armi da fuoco nella Casa delle Suore ha comportato anche il ferimento di una religiosa italiana, sottoposta ad intervento chirurgico nella notte.

La religiosa italiana riceve al momento le necessarie cure nell’ Ospedale di Kiremba, e le sue condizioni non destano preoccupazione.

La religiosa è suor Carla Brianza originaria di Pontoglio (nella foto).

Come riferisce IlgiornalediBrescia.it «il fatto è avvenuto intorno alle 21 ora locale: suor Carla era nella casa delle suore Ancelle della Carità, che si trova vicinissima all’ospedale voluto e costruito dai volontari bresciani oltre 40 anni fa. Un commando armato di uomini ha assaltato la struttura che ospita i religiosi: senza pietà è stata uccisa suor Lucrezia, di origini croate, mentre suor Carla è stata tratta in ostaggio dai banditi assieme ad un volontario di origini veronesi».

Gli uomini armati sono fuggiti con i due usando un’auto dell’ospedale. Nella loro fuga sono stati però intercettati da unità della Polizia del Burundi: ne è scaturito un terribile conflitto a fuoco, ingaggiato dai malviventi. La religiosa bresciana è stata gravemente ferita. Niente da fare invece per il volontario veronese, che è stato ucciso sul colpo.

«Due uomini armati – ha raccontato alla Misna padre Michele Tognazzi, missionario Fidei donum – sono entrati nella casa delle Ancelle della Carità, la congregazione delle due suore, con lo scopo di mettere a segno una rapina. Hanno ucciso la suora croata, quindi si sono impossessati dell’auto e sono fuggiti, trascinando a bordo suor Carla e Francesco, volontario originario dell’associazione Ascom di Legnago, in provincia di Verona».

Temendo di essere catturati dalla polizia, che li stava inseguendo, gli aggressori hanno fermato l’auto e fatto scendere i due ostaggi: «Francesco è stato ucciso a bruciapelo – ha proseguito padre Michele – suor Carla è riuscita invece ad afferrare con le mani la canna del fucile che gli era stato puntato contro. Un gesto che ha recuperato secondi preziosi e ha contribuito a salvarle la vita, perchè a quel punto l’aggressore per liberarsi dalla presa ha usato un coltello, colpendole le mani e allontanandosi quindi insieme al complice».

I killer sono riusciti a fuggire.


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