Famiglia

Non ho mai avuto voce: ora Internet parla per me

I disabili trovano in Rete risorse insospettate

di Redazione

Stefania Navacchia è una giovane disabile. Attraverso una qualifica di progettista di prodotti multimediali, è passata da un lavoro all?altro in veste di libera professionista fino ad arrivare al sito Rainbow (www.ainbownet.net), un progetto che ha accolto e distribuito le informazioni di tutti i progetti Horizon dell?Emilia Romagna, e dove Stefania si è specializzata come autrice di testi ed esperta in comunicazione. La intervistiamo, ovviamente, via e-mail. Quali difficoltà hai riscontrato nell?accedere al computer e a Internet? Era il 1986 quando un Pc è entrato nella mia vita, senza avere una guida, senza un progetto educativo, anzi con la diffidenza di molti insegnanti. Perché? Un deficit fisico altera i miei movimenti e la mia comunicazione linguistica, ma non sono seduta in carrozzina: faccio tutto, o quasi, a modo mio. In questo modo sono arrivata senza troppe difficoltà alla laurea in Pedagogia. Piano piano, da ausilio, il pc è diventato oggetto di studio e di lavoro. Internet mi ha offerto notevoli possibilità perché costituisce per me un amplificatore della mia comunicazione. Quali vantaggi ti dà questo tipo di attività? La posta elettronica mi permette di tele-lavorare con diverse parti d?Italia; inoltre mandare messaggi anziché parlare aiuta notevolmente a farmi comprendere e mi permette di esprimermi. Cosa ti aspetti da questo nuovo tipo di lavoro? La Rete può farmi conoscere le mie potenzialità e trovare una strada per capire quale può essere il mio lavoro.


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