Cultura

Benedetto XVI: «Siate un cuore che vede»

Il pontefice ha incontrato l'organizzazione per i 40 anni

di Redazione

«Le Caritas devono essere come “sentinelle”, capaci di accorgersi e di far accorgere, di anticipare e di prevenire, di sostenere e di proporre vie di soluzione nel solco sicuro del Vangelo e della dottrina sociale della Chiesa. Insomma un cuore che vede». È una sollecitazione a farsi interpreti dei bisogni della società e di «chi fa più fatica» quella che Benedetto XVI ha rivolto oggi agli addetti delle Caritas diocesane, da lui incontrati oggi nella basilica di San Pietro in occasione del quarantennale dell’organizzazione caritativa della Cei.

«L’individualismo dei nostri giorni, la presunta sufficienza della tecnica, il relativismo che influenza tutti – ha detto il Papa – chiedono di provocare persone e comunità verso forme alte di ascolto, verso capacità di apertura dello sguardo e del cuore sulle necessità e sulle risorse, verso forme comunitarie di discernimento sul modo di essere e di porsi in un mondo in profondo cambiamento». Il Pontefice ha sottolineato anche che alle Caritas «è affidato un importante compito educativo nei confronti delle comunità, delle famiglie, della società civile in cui la Chiesa è chiamata ad essere luce».

«Ciascuno di voi – ha proseguito – è chiamato a dare il suo contributo affinchè l’amore con cui siamo da sempre e per sempre amati da Dio divenga operosità della vita, forza di servizio, consapevolezza della responsabilità». Infine l’esortazione del Papa: «Non desistete mai da questo compito educativo, anche quando la strada si fa dura e lo sforzo sembra non dare risultati».

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