Volontariato

In Italia meno volontari e donatori

I dati della ricerca presentata dall'Opera San Francesco a Milano

di Redazione

Meno 10% di volontari e meno 9% di donatori. È il calo registrato negli ultimi due anni in Italia: con la crisi si riducono le persone che si impegnano e che donano soldi alle associazioni. È quanto emerge dall’indagine di Astraricerche presentata oggi a Milano a Palazzo Reale durante il Convegno «Ogni uomo ha bisogno dell’altro» organizzato dall’Opera San Francesco dei poveri. «La ragione principale è che la crisi ha colpito duro – spiega Enrico Finzi, presidente di Astraricerche -. Ma il 20% motiva il disamore per il volontariato perché dubita che i soldi donati vadano a buon fine».  Il 30% degli intervistati – un campione di mille persone rappresentativo della popolazione italiana dai 18 ai 69 anni – afferma anche che c’è una proliferazione eccessiva degli enti che chiedono un’offerta.

Per il 15% degli italiani il volontariato non interessa più perché «ha perso la speranza verso il futuro». Infine, il 10% disprezza la generosità e «teorizza l’egoismo come atteggiamento efficace e positivo nell’aspra lotta per la sopravvivenza. Ma non mancano motivi di ottimismo. Sono infatti 9,3 milioni gli italiani che fanno volontariato (pari al 23% della popolazione 18-69 anni) e 9,7 milioni quelli che donano soldi. Rispetto al 2009 è cresciuto del 6% il numero di coloro che destinano il 5 per mille delle imposte sul reddito a organizzazioni non profit. Oggi sono 17,7 milioni di italiani. C’è chi intende dedicarsi nel 2012 per la prima volta al volontariato. Il 14% degli intervistati, corrispondente a 6,1 milioni di italiani, metterà a disposizione degli altri un po’ del proprio tempo, mentre il 5,1% (circa 2milioni tra 18-69 anni) donerà soldi. 


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA