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Nomi e cognomi dei candidati doc

Elezioni: una mappa dei politici che vengono dalle associazioni

di Carlotta Jesi

Volontario prima che politico, cittadino prima che candidato, abituato a vivere sulla sua pelle i disagi che, su volantini, siti Internet e poster elettorali, a lettere cubitali promette di risolvere. Eccolo il candidato ideale alle prossime elezioni regionali. Peccato che, accanto a ballerine, stilisti e attori acchiappa voti inseriti nelle liste elettorali, i sondaggi dimentichino di dire che qualche candidato vero esiste. Anzi, che ce ne sono molti in tutta Italia. Approdati alla politica direttamente dal Terzo settore e segnalati a ?Vita? dalla società civile che da anni li vede all?opera. Uomini come Bernardo De Luca, volontario storico di Associvile a Genova ed ex presidente della Consulta per il volontariato del capoluogo ligure, che ha promosso una lista della società civile. Franco Bomprezzi, candidato con Martinazzoli in Lombardia e profondamente convinto che l?impegno politico ha un senso se si conosce la realtà per cui si lotta. «La mia è quella dell?handicap», spiega Bomprezzi, presidente dell?Uildm costretto su una sedia a rotelle a causa di una malattia genetica. «So cosa significa non avere diritto alle cure migliori, cosa prova una famiglia che deve sostenere da sola spese di assistenza e il dolore che ti prende quando, disabile, a volte ti si nega perfino di partecipare alla società. La Regione ha un ruolo decisivo nella gestione della spesa sociale, e io farò di tutto perché venga orientata al cittadino». A difendere i diritti degli immigrati residenti in Lombardia, sempre insieme a Martinazzoli, penserà l?eritrea Ainom Maricos attualmente consigliere comunale sull?immigrazione. Unica candidata non italiana ma affiancata da molti colleghi che si battono per la cooperazione e la solidarietà italiana. È quanto, se sarà eletto nel Lazio come indipendente nei Ds, intende fare il 47 enne Mario Gay. Presidente del Cocis dal 1997, per cui si è occupato di formare i cooperanti italiani e deciso a «portare nelle Istituzioni la mentalità e l?attenzione verso gli altri della società civile». Trasformare la sussidiarietà in uno strumento concreto di governo è invece la motivazione che ha spinto il quarantenne Enrico Bocci, imprenditore informatico e volontario presso l?Unitalsi fin da ragazzo, a presentarsi con Alleanza Nazionale nel collegio di Firenze. «Sussidiarietà, purtroppo, è ancora una parola con cui molti tendono a farsi belli. E invece dobbiamo costruire un vero dialogo tra la politica e i cittadini, una politica nuova». Se sarà eletto metterà mano al Centro servizi per il volontariato: «Inutile, burocratico, costoso e non amato dalle associazioni». A cambiare le cose in Toscana vorrebbe provare anche Giovanni Barbagli, presidente della Croce d?Oro Ponte A Ema e candidato con Rifondazione comunista. Che nel Terzo settore ha uno sponsor d?eccezione come Anpas, l?Associazione Nazionale di Pubbliche Assistenze da cui provengono molti candidati alle prossime elezioni. Alvise Benelli, medico 56 enne candidato come indipendente del centrosinistra nella quota proporzionale per l?Emilia Romagna, è uno di questi. E sul perché il volontariato debba entrare in politica ha le idee chiare: «Sono un volontario dell?Anpas da 20 anni, e penso che il terzo settore, un vero produttore di valore e bene sociale, deve assolutamente essere rappresentato negli ambienti della politica. Si può esercitare un ruolo politico anche senza snaturarsi». Un ruolo propositivo e non solo di opposizione, come quello che Filippo Vallese, volontario Anpas candidato per Forza Italia in Abruzzo, intende esercitare nella sua regione. In Umbria a battersi per il Terzo settore e, soprattutto, per i diritti di chi vive ai margini si candidano due stretti collaboratori di Don Pierino Gelmini fondatore della Comunità Incontro: Marco Araclea, 37 enne direttore della scuola di formazione per operatori di comunità di Santa Marinella candidato da Forza Italia e Giampaolo Nicolasi che si presenta con il Cdu. Ugo Ascoli, professore di Sociologia Economica all?Università di Ancona, ed esperto di Welfare, è invece il candidato per le Marche dei Ds. Partito che, in Calabria, ha scelto per presentarsi Marcella Russo, presidente regionale del Movi e portavoce del Forum del Terzo settore calabrese alla prima esperienza politica. In Veneto a battersi per le Pari Opportunità ci sarà Maria Pia Agostinelli, che a 64 anni dopo una lunga esperienza come animatrice di strada per ragazzi e di assistenza alle donne, si presenta nella lista di Cacciari. Un lungo elenco di politici sociali che ?Vita? ha compilato con il Terzo settore in appena due giorni. Ma che potrete completare voi votando nelle liste elettorali chi dell?impegno sociale ha fatto una ragione di vita e non solo uno slogan.


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