Formazione

Farmacovigilanza, l’esperienza dei pediatri-sentinella

E' Spes il vero modello italiano per il controllo delle medicine: una rete di 500 pediatri che da due anni vigila sulle malattie infettive e gli effetti collaterali dei più piccoli

di Benedetta Verrini

Si propone come modello per la farmacovigilanza, la rete di 500 pediatri sentinella che da due anni vigila sulle malattie infettive e sugli effetti indesiderati delle cure. La rete si chiama Spes ed e’ stata attivata dall’Istituto superiore di sanita’ in collaborazione con la Federazione italiana medici pediatri (Fimp). ”Alla luce della vicenda Lipobay – ha osservato la Fimp in una nota – sarebbe auspicabile che il modello realizzato con Spes si allargasse anche alla farmacovigilanza, realizzando quella sinergia tra sistemi centrali e territorio che si e’ dimostrata uno strumento efficace”. La rete dei 500 pediatri-sentinella ha il compito di notificare all’Istituto superiore di sanita’ i casi di morbillo, parotite, rosolia, pertosse, varicella e meningite che colpiscono i bambini in tutta Italia. Questa organizzazione ha finora permesso di ”evidenziare che le stime nazionali ottenute dalle notifiche obbligatorie sono da 4 a 10 volte inferiori di quelle ottenute da Spes, con differenze maggiori al Sud rispetto al Nord”. Grazie ai pediatri-sentinella e’ stato infine possibile vedere che ”non tutti i vaccini in commercio in Italia hanno la setssa efficacia di prevenzione delle malattie”. Cio’, secondo i pediatri, ”appare particolarmente vero per un ceppo utilizzato in un vaccino contro la parotite”. Chi utilizza questo vaccino, conclude la nota, ha maggiori probabilita’ di ammalarsi rispetto a chi ha utilizzato un altro dei vaccini in commercio.


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