Welfare

Banca etica e Legacoop: sinergie che funzionano

di Redazione

Da oltre 10 anni Banca Etica, il primo istituto di credito italiano interamente dedito alla Finanza Etica, collabora con la Lega delle Cooperative per sostenere lo sviluppo di imprese capaci di coniugare efficienza e solidarietà, sostenibilità ed equità.

In questa fase di grave crisi economica e di ripensamento sulle degenerazioni dei modelli economici che hanno prevalso negli ultimi 30 anni, la sinergia tra Finanza Etica e Cooperazione si candida a offrire esempi di buone pratiche capaci di costruire un’alternativa possibile.

Banca Etica e Legacoop si sono incontrate a Bologna per fare il punto su quanto fatto fin qui e per immaginare ricette innovative per rafforzare la partnership.

«Banca Etica e Legacoop hanno radici comuni che affondano nel desiderio di un’economia sociale che metta al centro la persona – spiega Mario Crosta direttore generale Banca Etica.– Banca Etica condivide con il mondo della cooperazione sociale la forma giuridica cooperativa e i valori che ne derivano: responsabilità sociale, solidarietà, mutualità, attenzione ai più deboli. In sintesi, la visione di una società che riconosca pari dignità a tutte le persone e che sia rispettosa dell’ambiente. Le cooperative e i loro consorzi sono un attore fondamentale nel sistema socioeconomico perché sviluppano un’imprenditorialità sociale capace di generare benefici sulle comunità e concepiscono il lavoro come occasione di crescita e integrazione nel tessuto sociale della comunità anche per i più deboli».

«Legacoop –sottolinea Mauro Gori, Responsabile Attività economico-finanziarie dell’organizzazione– ha operato in questo periodo per accrescere le relazioni e le collaborazioni tra i diversi soggetti finanziari cooperativi e per promuovere una rete di qualificati operatori finanziari in grado di affiancare l’impresa cooperativa. L’obiettivo è realizzare un “sistema finanziario a rete” che ottimizzi il reperimento e l’utilizzo delle risorse finanziarie per le cooperative mediante l’interazione dei soggetti coinvolti (cooperative, associazione, soggetti finanziari nazionali e territoriali) ed il loro reciproco riconoscimento. Banca Etica –aggiunge Gori- è un partner di indubbio rilievo di questo sistema; alle positive relazioni in essere si aggiungeranno a breve, questo è il nostro auspicio, ulteriori iniziative sul tema cruciale della capitalizzazione delle imprese cooperative»

In questi anni Banca Etica ha supportato le cooperative e i consorzi per la gestione quotidiana delle esigenze di liquidità con strumenti finanziari semplici e trasparenti (anticipi fatture e progetti; scoperto di conto corrente; mutui per investimenti e fideiussioni). L’istituto di credito ha finanziato 216 cooperative per un importo complessivo pari a oltre 125 milioni di euro. 322 cooperative aderenti a Legacoop sono già diventate socie di Banca Etica conferendo nell’insieme un capitale sociale pari a 732mila euro.

Banca Etica e Legacoop hanno rafforzato la collaborazione reciproca attraverso diversi accordi e convenzioni che mirano a garantire condizioni agevolate di accesso al credito per le cooperative ed i loro lavoratori; convenzioni con Cooperfidi Italia per il rilascio di garanzie a fronte dei finanziamenti erogati; convenzioni per il finanziamento allo start-up di imprese cooperative; convenzioni con Coopfond per finanziare investimenti produttivi, consolidamento, capitalizzazione.

Tra le soluzioni più innovative che Banca Etica e Legacoop stanno sperimentando in questa fase di crisi spicca il Workers Buyout: in caso di aziende che chiudono o falliscono i lavoratori a rischio licenziamento si costituiscono in cooperativa, investono i propri ammortizzatori sociali (Tfr, cassa integrazione, etc) e con la consulenza tecnica di Legacoop e il sostegno finanziario di Banca Etica, grazie anche alle garanzie offerte dai Confidi, salvano l’azienda e diventano a loro volta imprenditori. Già si contano casi di successo come per la Modelerria D&C di Padova o la GresLab di Reggio Emilia. Più di 50 persone hanno così salvato il proprio posto di lavoro e messo a frutto le proprie competenze trasformandosi da dipendenti a cooperatori.

In fase di sperimentazione ci sono anche altre forme di collaborazione: Banca Etica risponde alle esigenze di capitalizzazione delle cooperative tramite finanziamenti diretti ai soci lavoratori (per es. con il progetto Jeremie); sviluppo di relazioni con le cooperative attraverso forme più strutturate di co-progettazione/ partnership; sostegno a percorsi di consolidamento/sviluppo d’impresa e progetti volti alla creazione di servizi al territorio anche innovativi.

 

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